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Piano Emergenze: le nuove Ambulanze entro giugno 2016

Il Servizio sanitario regionale (Ssr) vedrà, nel 2016, innanzitutto il completamento di quanto previsto dalla legge regionale n. 17 del 2014 sul riordino dell’assetto istituzionale e organizzativo appunto di detto Servizio.

Ad affermarlo, l’assessore regionale alla Salute, Maria Sandra Telesca, alla III Commissione consiliare presieduta da Franco Rotelli (Pd) e che l’ha chiamata a illustrare le linee guida annuali di gestione riferite al 2016. Si tratta degli obiettivi, dei risultati attesi e delle risorse disponibili per il Ssr e da cui dipendono i Piani di lavoro delle Aziende per l’assistenza sanitaria (Aas) del territorio (Piani attuativi locali-Pal e Piani attuativi ospedalieri-Pao).

L’applicazione della LR 17/2014 – ha così spiegato la Telesca – sarà caratterizzata dai seguenti elementi: incorporazione delle Aziende ospedaliero-universitarie di Trieste e Udine rispettivamente nelle Aas n. 1 e n. 4, e assumeranno la denominazione di Azienda sanitaria universitaria integrata di Trieste e di Azienda sanitaria universitaria integrata di Udine, a seguito della sottoscrizione dei protocolli d’intesa fra Regione e Università (nelle more, le varie Aziende opereranno in maniera coordinata tra loro); perfezionamento delle modalità di finanziamento del Ssr secondo criteri standard, in particolare con l’implementazione della linea di finanziamento della funzione dell’emergenza urgenza; applicazione del regolamento sugli standard qualitativi relativi all’assistenza ospedaliera; rinforzo dell’assistenza primaria, in particolare privilegiando l’assistenza fuori dall’ospedale; proseguimento della riduzione dei posti letto ospedalieri per acuti al 3 per 1.000 abitanti e aumento dei posti letto ospedalieri di riabilitazione allo 0,3 per 1.000 abitanti; completamento della rete di posti letto di riabilitazione estensiva extra-ospedalieri; armonizzazione degli ambiti sociosanitari con la riforma degli enti locali; consolidamento delle misure di protezione sociale.

ambulanz2L’assessore ha poi ricordato che dall’1 gennaio 2015 è stato attivato l’Ente per la gestione accentrata dei servizi condivisi (Egas), previsto nella LR 17/2014. Dopo il primo anno, nel corso del quale l’Ente si è fatto carico di funzioni prevalentemente amministrative e tecniche che comunque aumenteranno, per il 2016 è previsto di affidargli: la Centrale operativa 118 regionale (da attivare entro il 31 luglio 2016); la nuova organizzazione prevista dal Piano Sangue per gli emocomponenti, da realizzarsi entro il 31 dicembre 2016; il Cup regionale (individuazione del nucleo di operatori che assicurano il livello operativo accentrato da realizzarsi, e avvio delle attività entro il 30 giugno 2016); la predisposizione di un’ipotesi operativa per l’implementazione e la gestione della Centrale operativa unica regionale dei trasporti secondari, entro il 30 settembre 2016.

A ottobre 2015, è stato approvato il nuovo Piano dell’Emergenza Urgenza. Nel corso del 2016 ci saranno: attivazione, entro il 31 luglio da parte dell’Egas, della Centrale operativa 118 regionale presso la sede della protezione Civile di Palmanova, integrata con il Numero unico delle emergenze 112; definizione delle competenze e della formazione necessaria per i volontari/soccorritori delle associazioni di volontariato, al fine dell’accreditamento professionale; aggiudicazione, da parte di Egas, delle nuove ambulanze (14) entro giugno; avvio, da parte delle Aas, della nuova distribuzione delle ambulanze e delle automediche per le quali non sono necessarie implementazioni di mezzi, entro il 31 marzo, ma per l’Aas 3, vista la necessità di acquisire nuovi mezzi (ambulanze e automedica), l’implementazione dovrà essere realizzata entro il 31 ottobre; definizione del Piano delle piazzole di atterraggio dell’eliambulanza.

E ancora, entro il 30 giugno 2016 dovrà essere adottato il nuovo Piano Sangue, che dovrà prevedere la collocazione presso la sede ospedaliera di Palmanova del Centro unico regionale di produzione degli emocomponenti, così come dovrà essere adottato il nuovo Piano Oncologico. Il Piano dovrà prevedere l’attivazione delle Reti Oncologica, Ematologica e di Oncologia e onco-ematologia pediatrica e dovrà fornire gli strumenti operativi per integrarsi con le Reti delle Cure palliative e della Terapia del dolore; nel corso del secondo semestre si dovrà iniziare a darne attuazione. E dovrà essere adottato anche il nuovo Piano della Riabilitazione, che dovrà tener conto dell’offerta privata accreditata presente in Regione; nel corso del secondo semestre si dovrà iniziare a darne attuazione.

Entro il 31 dicembre del 2016, dovrà invece essere adottato il nuovo Piano della Salute mentale, che dovrà comprendere anche una sezione dedicata all’età evolutiva.

IL DIBATTITO IN COMMISSIONE

In seguito all’audizione dell’assessore Maria Sandra Telesca, in III Comissione consiliare, sulle linee per la gestione del Servizio sanitario regionale per il 2016, Stefano Pustetto (Sel) ha segnalato una difficoltà nella chiusura dei bilanci delle Aas da parte dei direttori generali (non mi risulta – ha risposto la Telesca).

L'Aula del Consiglio regionale FVG
L’Aula del Consiglio regionale FVG

Andrea Ussai (M5S) ha detto della difficile copertura dei turni di lavoro dei medici e degli infermieri (il Piano prevede un aumento del personale, per quanto già avvenuto – ha garantito l’assessore) e sui tempi di attesa per le prestazioni specialistiche (le agende dovranno essere informatizzate e disponibili a tutti – è stato spiegato).

Franco Codega (Pd) ha chiesto dell’avanzamento del processo di potenziamento del territorio, dell’aumento dei posti letto di riabilitazione nelle Residenze assistite (lo si sta facendo con gradualità – ha detto la responsabile regionale), del monitoraggio dei tempi di attesa (la verifica è fatta a posteriori, ovvero si vede quante sono state effettuate entro i tempi prestabiliti).

Roberto Novelli (FI) si è soffermato sulla erogazione dei Livelli di assistenza, in particolare dove si afferma che le Aas devono ridurre il numero delle prestazioni meno richieste o inappropriate (non vogliamo ridurre i ricoveri medici – ha risposto la Telesca -, ma solo seguire un livello indicatore come segnalato dai trattati scientifici che condannano l’eccesso del ricovero). Ma anche sulla necessità di garantire, e nel 2016 rinforzare, e dunque pagare un servizio psicopedagogico specificatamente per la minoranza slovena (esiste da anni – è stato rivelato).

Alessandro Colautti (Ncd) ha legato la riforma sanitaria alle risorse disponibili e dunque agli investimenti (un ossigeno di risorse in più nella prima fase potrebbe risultare effettivamente utile, ma lo sforzo è già notevole e graduale – così l’assessore), e ha poi chiesto dello stato di avanzamento dell’Egas e della Centrale operativa del 118 a Palmanova (per noi era prevista entro l’estate, ma ci sono alcuni problemi con i Comuni – ha ammesso).

Gino Gregoris (Citt) ha parlato di spesa storica, che veniva assegnata una volta a qualcuno e una volta a qualcun altro (scesa da 300 a 100 milioni, per una riduzione del disequilibrio), mentre oggi si parla di livelli standard dell’offerta dei servizi territoriali.

“Sono percentuali che indicano vero aumento di offerta al territorio o è pura riduzione di offerta ospedaliera? E se è maggiore offerta, dove e a chi è stata data”, sono state le domande secche del presidente della Commissione, Franco Rotelli (Pd).

Ritrovarsi tra tre mesi per fare una verifica dello stato di avanzamento della riforma, è stata la richiesta di Renata Bagatin (Pd) che l’ha legata anche a una verifica delle risorse sulla base dell’assestamento di bilancio.

Silvana Cremaschi (Pd) ha notato che il settore famiglia e minorenni è inserito in fondo alle linee guida ed è anche incompleto, ad esempio manca un Piano di rientro dalle strutture assistenziali per minori, così come non sono citati nella sezione delle dipendenze.

Prevenzione e territorio con aumento delle risorse di una ventina di milioni di euro, nelle riflessioni di Riccardo Riccardi (FI), inclusi le intese tra Regione e Università (ci sono regole nazionali vigenti da anni – è stato ricordato), il commissariamento dell’Egas (per ora resta così), la chiusura del punto nascita di Latisana e gli accordi con la Regione Veneto (gli accordi intra-regionali si fanno già anche per altri settori, della chiusura si saprà entro il 31 gennaio prossimo), l’assistenza sanitaria ai migranti con aumento di risorse e personale per le Aas, i rapporti con il ministero della Salute (l’autonomia dei finanziamenti in sanità è una risorsa, ma non mi scandalizzo che si debba restare entro determinate regole di standard – così le risposte dell’assessore).