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Romea Strata, Friuli nuovo crocevia dei pellegrini

Il pellegrinaggio a piedi è un’attualissima forma di esperienza con forti implicazioni sociali e può avere un’ampia ricaduta economica sui territori locali. Con il progetto Romea Strata si è attualizzata e valorizzata l’offerta turistica di un percorso antico, vale a dire il sistema di vie e sentieri che dal nord e dall’est Europa conducevano i pellegrini a Roma, alla tomba di Pietro e che ha dato vita al progetto presentato oggi, nella sede della Regione a Udine, Romea Strata.

Ne avevamo parlato su Rsn News nel mesi di ottobre, intervistando uno dei primi pellegrini a percorrerla.

A presentarla ora ufficialmente il vicepresidente del Friuli Venezia Giulia, Sergio Bolzonello, accanto a monsignor Dino De Antoni, presidente della Commissione pellegrinaggi della conferenza episcopale triveneta e di don Raimondo Sinibaldi, promotore del progetto. Una giornata di gioia, secondo il vicepresidente, per una scommessa sulla quale ha sempre creduto, come ha indicato in conferenza stampa, ovvero la capacità di inserire i percorsi di fede all’interno dei percorsi turistici.

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pellegrino francisco romea strata venzone
Il pellegrino Francisco che lo scorso ottobre ha attraverso il Friuli a piedi

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Per Bolzonello, infatti, i prodotti turistici, non più solo di nicchia, come il bike e quelli più legati alla fisicità della persona ma anche alla spiritualità, quali ad esempio i percorsi a piedi, sono già inseriti a pieno titolo all’interno del piano strategico del turismo del FVG. Bolzonello si è soffermato, inoltre, sull’aspetto spirituale sottolineando come molte persone sentono oggi l’esigenza di intraprendere questo tipo di cammino che comprende anche il concetto di comunità all’interno del percorso personale di ciascun individuo e “la mappa del Friuli Venezia Giulia, con l’evidenza delle vie della Romea Strata – ha aggiunto – dà il senso compiuto della proposta presentata oggi perché coinvolge tutto il territorio”.

bolzonello romea strataOra, secondo Bolzonello, bisogna lavorare sull’accoglienza e sull’ospitalità e guardare alle opportunità turistiche oltre che alle possibilità, anche per molte piccole comunità, di crescere economicamente. Il progetto Romea Strata promosso dall’Ufficio pellegrinaggi della diocesi di Vicenza, con la collaborazione del Centro italiano studi compostelliani e della Regione Friuli Venezia Giulia, è suddiviso in otto tratti, i cui nomi richiamano i territori e le antiche vie percorse e coinvolge 5 regioni italiane.

 

Due sono, invece, gli itinerari che insistono sul territorio regionale: la Romea Allemagna e la Romea Aquileiense entrambi visibili sul sito web www.romeastrata.it:

  • la prima congiunge Tarvisio a Concordia Sagittaria e alla Pianura Veneta, con un percorso lungo circa 200 km. E’ il primo tratto italiano dell’antica via di pellegrinaggio che qui arriva dai Paesi baltici, da Czestochowa, Cracovia, Vienna.

 

  • la Romea Aquileiense ha inizio, invece, in Slovenia presso il santuario della Madonna Addolorata di Miren-Kostanjevica sul monte Grado per poi raggiungere i territori della provincia di Gorizia e attraversare la regione fino a Concordia Sagittaria, per un totale di circa 100 km.

 

“Romea Strata – ha chiarito Sinibaldi – non è solo via dello Spirito ma anche patrimonio storico-culturale vivo della collettività, da conoscere, promuovere e proteggere. E’ luogo attraverso cui educare le giovani generazioni alla cura, al rispetto della propria storia e del proprio territorio nella convinzione che ripercorrere le antiche vie genera forme più intense di rapporto con le comunità che abitano quel territorio”.