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Tessere carburanti a secco, gli operatori anticipano i pieni di benzina per i mezzi

“Le disgrazie non vengono mai sole, ma sempre accompagnate. Il riferimento è a fatti appena successi, che mi lasciano veramente a bocca aperta”. Commenta così Paolo Copetti, consigliere comunale di “Urbani Sindaco Per Gemona” un nuovo episodio legato alla sanità gemonese, dallo stesso reso noto a pochi giorni di distanza dal caso dell’Ambulatorio della Montagna, trasformato in magazzino.

Paolo Copetti
Paolo Copetti

“Spesso accade ultimamente che i mezzi aziendali – fa sapere Copetti – soprattutto quelli addetti ai soccorsi, rimangano senza carburante in quanto le “tessere carburanti”, a fine mese necessitano già di essere ricaricate. Viene stanziato, a quanto mi dicono, un budget mensile di 25 mila euro circa per caricare le tessere carburanti di tutto il parco macchine dell’ ora AAS3. Risulta chiaro il fatto che se prima questi soldi potevano bastare per l’ ospedale di Gemona e Tolmezzo, ora con l’ aggiunta di San Daniele e Codroipo, la stessa cifra messa a disposizione non risulta più sufficiente. Mi sono, purtroppo, stati segnalati casi, di questi giorni, in cui l’ ambulanza si è recata presso un distributore di carburanti e la tessera non aveva credito a disposizione. Gli operatori così hanno dovuto anticipare dei soldi, pena un, magari, mancato soccorso in emergenza!”.
“Ad ovviare temporaneamente questa situazione, alcuni hanno provveduto autonomamente, istituendo una piccola cassa di riserva, però risulta sempre una situazione off-limits – fa sapere ancora il consigliere comunale gemonese – . Ritengo assolutamente paradossale che i mezzi di soccorso rimangano senza benzina perché non si sia ancora provveduto a rimpinguare i capitoli inerenti le spese carburanti, tenendo conto dell’ incorporamento di San Daniele e Codroipo, nell’ AAS3. Faccio un’ accorato appello, allora, alla Direzione generale AAS3 affinché immediatamente si ponga rimedio, a questa grave situazione. Non vorrei, difatti, che alla prossima chiamata effettuata da un cittadino ad un pronto soccorso qualsiasi dell’AAS3, si vedesse rispondere: siamo spiacenti, ma non possiamo intervenire per mancanza di benzina!”.