Con Eurotech il processo di produzione del vino diventa digitale

Si chiama Eweryware device cloude la soluzione pensata
e messa a punto da Eurotech, la quotata con sede ad Amaro, impegnata nelle soluzioni embedded, in grado di gestire
in
cloud le informazioni dell’intero processo di produzione dei vini, con
particolare attenzione ai dati relativi alle malattie che la vite può
contrarre
. Si tratta di un sistema
embedded connesso ad una rete cloud che, attraverso
un device da polso
, consente di mettere in rete tutte le informazioni
inserite in tempo reale. I tecnici del settore, muniti appunto del computer da
polso, possono, inserendo i dati e le informazioni raccolte in vigneto,
garantire un efficace, quanto immediato intervento per frenare sul nascere,
epidemie o infestazioni purtroppo molto frequenti e pericolose in agricoltura.
I dati raccolti rispetto ai monitoraggi di parassiti, vigoria delle piante,
tempi di maturazione delle uve, consentono nel tempo, di stilare una vera e
propria mappa fitosanitaria agronomica, con uno storico di quanto è accaduto
nei vigneti negli anni. Niente più carta, appunti, o memorie: l’IOT (Internet
of Things) incalza e modernizza anche la cura del vigneto, ottimizzando tempi e
modalità di intervento. Cristalizzati digitalmente anche i dati relativi al
fondamentale grado zuccherino del vino ottenuto, oltre che al numero di
bottiglie prodotte e messe in commercio. Ovviamente, il tutto a vantaggio della
qualità del vino prodotto. Creando un excursus storico digitale che fa
‘letteratura’ per il settore, nelle differenti geografie territoriali.

 

Una novità
lanciata da Eurotech, in concomitanza all’apertura del Vinitaly
, in corso a Verona, su cui Roberto
Siagri, presidente di Eurotech
crede profondamente: "Siamo in una nuova era in
cui l’IOT può davvero venirci incontro, anche e soprattutto in un settore come
quello vitivinicolo, a cui il mercato chiede vini qualitativamente sempre più
performanti.  Dobbiamo
pensare che la tecnologia è al nostro servizio, serve e viene strutturata per
rendere più ‘facile’ quasi ogni genere di attività. In questo modo viene
inoltre tracciata tutta la filiera di produzione del vino, in modo trasparente
e condivisibile dai tecnici agronomi, dagli enologi e da chiunque abbia
necessità di visionare i dati, all’interno di un’azienda vitivinicola di
piccole, medie o grandi dimensioni, e dalle istituzioni come in primis,
l’Authority alimentare. Ritengo che la
semplicità ed efficacia che l’IoT introduce nella  gestione completa della
filiera  di produzione  possano essere di grande aiuto nel settore
agroalimentare e direi  sempre più imprescindibile , dunque
anche nel settore vitivinicolo. Le applicazioni sono numerose, per citarne una,
basti solo pensare ai benefici che si possono trarre da un monitoraggi h24 di
qualità dell’aria e caratteristiche del suolo; dati fondamentali anche
in agricoltura".