La Stratex realizzerà il padiglione della Cina a Expo 2015

Sarà Stratex, storica azienda friulana
specializzata in strutture in legno lamellare, a realizzare il padiglione della
Cina all’Expo di Milano 2015. Una commessa esclusiva (è la prima volta che la
Cina partecipa a una fiera oltreoceano con un padiglione self-built) agganciata
grazie al prestigio e alla qualità dell’azienda di Sutrio (Ud), riconosciuta a
livello internazionale. Ma anche, e soprattutto, all’eccellenza dimostrata da
Stratex all’interno del grande cantiere di Expo, dove si è distinta per la
realizzazione, in perfetto crono programma, di tutte le architetture di
servizio dedicate ai visitatori all’interno dell’Esposizione. Ristoranti, info
point, ed edifici di accoglienza: chilometri e chilometri  di strutture in legno completate da Stratex nei
tempi previsti, che le hanno valso l’acquisizione del
primo padiglione cinese in terra straniera. Senza
dimenticare, poi, la forte impronta ecosostenibile dell’impresa friulana.

 Il padiglione, infatti, avrà come tema “The
Land of Hope” (Terra di speranza, cibo per la vita): con quasi 5.000 metri
quadrati di pura ricerca stilistica, strutturale, ed emozionale,
 si tratterà  della seconda struttura più grande tra quelle
messe in cantiere dai paesi aderenti (la prima sarà quella tedesca)
. Un
viaggio nel cuore della Cina, nella sua anima più tradizionale ma anche nella
sua rapida avanguardia e propensione al futuro. Per questo, il progetto
elaborato dallo studio internazionale Link-Arc –
con sede a New York e vincitore in tandem con la Tsinghua University
dell’apposito concorso
, e in collaborazione con Bodino engineering –  ha immaginato nell’avveniristico tetto
l’elemento di punta dell’intera struttura, vera quinta scenografica e immagine
iconica della Cina a Expo 2015.

 Come
una nuvola sospesa sopra un campo di speranza
, la copertura,
ricoperta da pannelli in bambù, in perfetto stile cinese, si sviluppa in un tetto
ondulato, derivato dalla fusione del profilo di una città (sul lato nord) con
il profilo di un paesaggio (sul fianco sud). Perché "la speranza",
appunto, è il frutto dell’armonia tra città e natura.
Massima attenzione, poi, alla sostenibilità, come
richiesto dagli standard di Expo 2015: il tetto è stato studiato a partire dal
tipo di irraggiamento che riceverà a Milano, in modo da ridurre al minimo
l’utilizzo di energia elettrica per l’illuminazione.

Ma
spetterà agli uffici tecnici di Stratex l’ingegnerizzazione strutturale di
tutto questo. Ecco perché la commessa da 2,5 milioni di euro, per l’azienda
friulana, diventa unica più che per il valore economico, per il prestigio e la
complessità ingegneristica dell’opera: 
“Essere stati scelti per questa realizzazione è per noi motivo di orgoglio
e soddisfazione, soprattutto per la particolare 
complessità della struttura: un riconoscimento importante delle nostre
capacità e della nostra tecnologia a livello internazionale. La cifra, seppur
significativa, è superata di gran lunga dal prestigio di questa costruzione,
impegnativa per quantità e qualità” spiega l’amministratore delegato, Angela
Maffione.

Si
tratta, infatti di “una struttura lignea difficilissima, sia dal punto di vista
produttivo che ingegneristico” che impegnerà tutto il comparto lamellare di
Sutrio, mentre la divisione living di Palazzolo dello Stella (Ud) rimarrà
interamente dedicata alla produzione delle linea di case in legno
ecosostenibili. Il China Pavilion sarà pronto entro gennaio 2015. 

nella foto il progetto del padiglione della Cina