Sanità, il M5S incontra il sindaco di Gemona Urbani

«Durante
l’incontro con il sindaco di Gemona Paolo
Urbani
abbiamo ribadito la nostra contrarietà alla riconversione
dell’ospedale in una struttura destinata
a svolgere esclusivamente attività distrettuali sanitarie e sociosanitarie
».
I consiglieri regionali del MoVimento 5 Stelle Andrea Ussai ed Elena Bianchi, insieme al consigliere comunale
M5S Marco Cargnello e alcune attiviste del meet-up di Gemona, hanno fatto il
punto lunedì 29 settembre sulla legge di riordino del
sistema sanitario che domani arriva in Consiglio regionale
.


«La riforma
sanitaria della giunta regionale ricomprende l’Ospedale di Gemona tra i “presidi ospedalieri per la salute” –
spiega Ussai -. Nonostante le “promesse”
fatte pubblicamente dalla stessa presidente Serracchiani, l’ospedale è
destinato a una riconversione come è chiaramente previsto nel testo del disegno
di legge
. La struttura subirà infatti nel tempo una profonda riorganizzazione. Così facendo – attacca il
consigliere regionale – si rischia di indebolire l’azione di filtro per
ricoveri impropri e di supporto all’Ospedale per acuti, che potrebbe trovarsi ulteriormente congestionato».  


«In un
sistema ove la cronicità è affidata al
territorio nelle 24 ore
, deve esserci comunque un sistema d’emergenza
medicalizzato atto a filtrare e a soccorrere non solo l’acuto ma anche il
cronico che si scompensa e che non potrà
essere trattato certamente dalle aggregazioni di medici di Medicina generale
.
L’obiettivo non è tanto una difesa di
tipo campanilistico, ma piuttosto organizzare e riqualificare i servizi al fine
di offrire le giuste tutele in termini di tempestività e sicurezza
,
soprattutto – spiega Ussai – nella capacità di trattare non solo la cronicità
ma anche le emergenze e dare risposte sui territori in cui si vive l’effettivo
bisogno di salute».


«Ridurre le
strutture come quella di Gemona a una gestione di carattere distrettuale serve
certamente a ridurre la spesa pubblica – aggiunge la consigliera M5S Elena
Bianchi –. Il problema è però che questa
operazione scarica i costi sui cittadini che, per raggiungere gli ospedali più
grandi e meglio attrezzati, dovranno sobbarcarsi le spese per i trasferimenti
.
Di fatto – conclude Bianchi – questi risparmi saranno fatti pagare due volte ai
cittadini mentre gli ospedali più grandi
saranno sempre più sovraccaricati
».