Nuovo psicologo all’Ass 3 Alto Friuli

“Una buona notizia per la montagna, per sostenere il percorso formativo/educativo di bambini e ragazzi, le loro famiglie e le scuole”. Così il consigliere provinciale delegato alla montagna Luigi Gonano commenta l’assunzione, nel mese di giugno, da parte dell’Ass 3 Alto Friuli di un nuovo psicologo che rafforza così l’unità di lavoro dell’azienda che segue, in collaborazione con le scuole, i bambini e i ragazzi cui sono stati già diagnosticati o vengono seguiti per problematiche relative a disturbi dell’apprendimento (dislessia, discalculia, disgrafia) o bisogni educativi specifici. Disturbi che sono in aumento in tutte le scuole di ogni ordine e grado dell’area montana come era emerso nella riunione dell’aprile scorso tra il Centro servizi scolastici Alto Friuli della Provincia di Udine, i dirigenti scolastici, i responsabili dell’Ass 3, gli operatori della Comunità Montana, il Servizio Sociale dei Comuni e la presidente dell’assemblea dei sindaci del distretto socio-sanitario della Carnia Erica Gonano. Incontro durante il quale, a fronte dell’incremento delle criticità da un lato e della mancanza di operatori per poterle certificare e successivamente gestire dall’altro, il consigliere provinciale Luigi Gonano si è fatto portavoce dell’accorata richiesta dei dirigenti e dei docenti di potenziare i servizi sollecitando risposte e interventi tempestivi per affrontare tali problematiche, supportare le scuole con progetti ad hoc. “Grazie anche all’interessamento della Provincia di Udine – commenta Gonano – ora la struttura è stata potenziata con due psicologi operativi. Sono la metà rispetto all’organico degli anni scorsi quando gli operatori erano 4 ma aver comunque raddoppiato le unità è un segnale che accogliamo con soddisfazione e per il quale ringraziamo il dottor Beppino Colle, direttore generale dell’Ass 3 Alto Friuli, per la grande sensibilità dimostrata. Ora – conclude Gonano — si auspica venga data continuità a tale operazione, a beneficio dei ragazzi, delle famiglie e delle scuole che possono contare su un servizio di assistenza rafforzato”.