Andrea Beltrame al vertice del Parco delle Prealpi Giulie

E’
Andrea Beltrame, assessore del Comune di Resiutta, il nuovo
presidente del Parco naturale delle Prealpi Giulie. E’ stato eletto
dal Consiglio direttivo dell’organo gestore dell’area protetta
rinnovata dopo le elezioni amministrative del maggio scorso.

Nato
nel 1951, già dal 1978 ha ricoperto numerosi incarichi
amministrativi fra cui quello di Sindaco di Resiutta dal 1989 al
1997, gli anni della nascita del Parco.

Da
allora ha sempre seguito con attenzione le attività e lo
sviluppo dell’area protetta in quanto è convinto che il
Parco rappresenti per il proprio territorio, grazie alla
conservazione ed alla tutela dell’ambiente, la più importante
opportunità, se non addirittura l’unica, in questo momento di
crisi.

Beltrame
ritiene che “per ottenere risultati concreti non bisogna però
perseguire una conservazione ed una tutela "in vitro",
statiche, ma dinamiche, con l’attivo coinvolgimento delle parti
sociali, economiche, amministrative, politiche compresa la
popolazione ed i singoli cittadini. Si deve puntare ad un processo di
affiliazione del Parco affinché si riconoscano le potenzialità
ed assuma funzione motrice di tutte le attività delle comunità
locali.”

L’importante
sfida che abbiamo nel prossimo futuro” afferma “riguarda azioni
che si intraprenderanno affinché il Parco delle Prealpi Giulie
entri stabilmente nella mente e nella coscienza della nostra
popolazione, attraverso gli strumenti che abbiamo iniziato a darci e
che ci daremo in futuro.”

E’
indubbio che il riferimento è quello allo strumento principe
per attivare tutti i percorsi di sviluppo nel territorio del Parco:
ovvero il Piano di Conservazione e di Sviluppo (PCS). Questo ha
appena iniziato il suo, seppur accidentato, percorso. Secondo il
neo-presidente “il PCS non è solo delimitazione di un
territorio con dei confini; da anni infatti siamo abituati a non
considerare i confini come frontiere; i perimetri che delimitano le
proprietà dei singoli, i confini comunali provinciali,
regionali e nazionali non hanno in questo secolo bloccato lo sviluppo
economico, culturale e sociale dei territori ma spesso lo hanno
promosso ed in qualche caso favorito e sostenuto. La perimetrazione
di un territorio non va intesa come una pietra che blocchi
inesorabilmente lo sviluppo di un’area ma anzi come la sua porta di
entrata, lo zerbino di una casa accogliente con su scritto BENVIGNÛTS
– TA PROW DA STA DUŠLE – BENVENUTI – WELCOME – WILLKOMMEN –
DOBRODOŠLI.

Il
PCS una volta diventato casa comune dovrà essere arricchito
con un "giardino", tecnicamente definibile con la creazione
di aree contigue, e dovrà essere punto qualificante di un
contesto territoriale di particolare pregio, grazie alla creazione di
un’area "M.A.B. (Man and Biosphere) UNESCO" che racchiuda
i territori di tutti e sei i comuni interessati dal Parco; un luogo
di eccellenza in cui testare e applicare idee innovative per lo
sviluppo sostenibile che fungano anche da supporto “logistico”
per la ricerca, il monitoraggio, l’educazione e la formazione
attiva.”

Insomma un
programma ambizioso per il nuovo Presidente che nei prossimi giorni
inizierà una serie di incontri istituzionali per concordare
tempi e modalità delle future azioni da realizzare.