La Cassa Edile di Udine ha festeggiato i 40 anni

Il teatro Candoni di Tolmezzo ha ospitato quest’oggi 4 dicembre la Giornata del Lavoro della Cassa Edile, una cerimonia sentita e voluta dalle parti sociali datoriali e sindacali componenti la Cassa, che ricordiamo essere ente bilaterale, per riconoscere la costante dedizione al lavoro di 96 operai e 6 imprese del comparto edile della provincia di Udine.

Alla cerimonia erano presenti il presidente della Regione Renzo Tondo, il sindaco di Tolmezzo Dario Zearo, Il presidente della Cassa Edile Piero Petrucco e il vicepresidente Mauro Franzolini, oltre alle rappresentanze delle parti sociali datoriali, Ance Udine, Confartigianato, CNA, API e sindacali Feneal, Filca e Fillea.

La scelta di festeggiare in Carnia i 40 anni di appartenenza al settore non è stata casuale, ma è chiara volontà di rimarcare il legame di questo territorio con la cultura e il saper fare “il mistir del murador”.

Un legame sottolineato in tutti gli interventi, tra cui particolarmente sentito quello del Presidente Renzo Tondo che ringraziando per la scelta ricaduta su Tolmezzo, ha ribadito la peculiarità di un’economia regionale da sempre molto fondata sul comparto delle costruzioni anche e soprattutto nei periodi di crisi. “La crisi economica che oggi stiamo attraversando è globale- ha affermato il presidente Tondo– Dal dopoguerra ad oggi non ci eravamo mai più trovati ad un simile crollo di certezze. Nel ’76 sapevamo dove cercare le risorse per ricostruire il Friuli, oggi non è più possibile, perché tutti sono alla ricerca di risorse. E’ necessario quindi cambiare l’approccio di gestione della Cosa Pubblica per abbattere i costi superflui. Il Sistema Paese Italia costa ogni anno 800 miliardi di euro e ne produce 720 miliardi. Il disavanzo di 80 miliardi va ad incrementare il debito pubblico di anno in anno. Dall’inizio del nostro mandato ad oggi ci siamo concentrati nella realizzazione di cose possibili: concentrare risorse sugli ammortizzatori sociali, incrementare le opere pubbliche infrastrutturali , come il termine dei lavori sulla A28, l’apertura del tratto autostradale Villesse –Gorizia, il 13 Dicembre verrà posta la prima pietra sulla S.Donà _Belluno”.

E alla provocazione del presidente della Cassa Piero Petrucco di far si che il Friuli sia la prima regione d’Italia dove “le gare pubbliche non vengano aggiudicate secondo il solo criterio del massimo ribasso, ma su criteri di raiting che rispettano le capacità organizzative delle singole imprese, la rispondenza a certificazioni di qualità e sicurezza, criteri che rispettino più il saper fare che il saper tessere relazioniTondo accoglie di buon grado questo stimolo affermando che sarà sua premura “far si che venga aperto un tavolo di lavoro a cui lavoratori, imprese, associazioni sindacali e amministrazione possano partecipare per dare nuova linfa al Sistema Costruzioni del Friuli”.

Meno burocrazia e più meritocrazia, magari anche con l’introduzione di una sorta di “Patente a Punti” per le aziende che operano nel settore edile è l’ulteriore richiesta avanzata da Petrucco “ una proposta di cui si sta discutendo a livello nazionale , che permetterebbe anche a piccole imprese ben strutturate e organizzate di partecipare a gare d’appalto, da cui oggi sono tagliate fuori”.

Il vicepresidente della Cassa Edile Mauro Franzolini, rappresentante delle parti sindacali FeNEAL UIL, FILCA CISL e FILLEA CGIL, commentando i 40 anni di lavoro come un importante traguardo professionale e umano, si è soffermato sulla “tenacia e fermezza con cui i lavoratori edili dell’immediato dopoguerra hanno voluto l’istituzione di un ente mutualistico Cassa Edile in un momento in cui la precarietà e la saltuarietà del rapporto di lavoro non era sicuramente un evento straordinario. Un settore che era assolutamente disarticolato e precario, dove con grande caparbietà e lungimiranza parti sociali, datori di lavoro e sindacati, sono riusciti a creare un ente paritetico e bilaterale con lo scopo di applicare i contratti nazionali, regionali e provinciali, fornire prestazioni sociali mediche ed economiche,costituire una scuola edile”. Traguardi che sono stati raggiunti grazie anche al contributo sia morale che economico che i 96 operai e le 8 imprese presenti in sala hanno dato alla Cassa edile nei loro 40 anni di appartenenza al settore.

Decisamente emozionati tutti i premiati di oggi, anche se qualcuno di loro ben nascondeva i 40 anni di onorato servizio con un piglio agile e scattante. Molti i casi di lavoratori che hanno iniziato a lavorare agli inizi degli anni ’60 fuori dall’Italia, Svizzera ma nache Nigeria, Iran, Iraq, Sudan, Emirati Arabi. Con una sua propria specializzazione ciascuna delle imprese: edilizia abitativa ma anche restauro e ristrutturazione di edifici storici e di culto, ponti, acquedotti, opere pubbliche, lavori stradali, civili ed industriali.

Apprezzata da tutti la mostra fotografica tratta dal volume “La Carnia di Antonelli,” ( ed.Centro Editoriale Friulano, 1980) che racconta alcune importanti opere infrastrutturali realizzate in Carnia nei primi anni del 1900: occasione per osservare le tecniche costruttive, ma anche la perizia di imprese e lavoratori dell’epoca che Antonelli, padovano farmacista trapiantato ad Enemonzo  nel 1912, fotografo per passione, è riuscito a documentare come testimone attento e partecipe di tutte le grandi opere e delle trasformazioni della Carnia dei primi anni del 1900.

Un tuffo ironico e divertente nelle tecniche e soprattutto nelle regole costruttive dei giorni nostri si è avuto invece a chiusura della cerimonia con lo spettacolo EDI&LIZIA dei Trigeminus, al secolo i fratelli Mara e Bruno Bergamasco. Anche questa volta- com’è nel filone dedicato alla sicurezza dai Trigeminus – tra le gags sono state citate regole, comportamenti dispositivi inerenti alla legge sulla sicurezza nei cantieri.