Giovedì 27 ad Arta ritornano le “Candoniadi”

Dopo l’inaugurazione ufficiale avvenuta sabato 18 luglio, il Centro Culturale Luigi Candoni di Cedarchis di Arta Terme prosegue nella serie di iniziative che ne segnalano l’apertura e l’attività.

Presieduta da Giuliano Candoni e animata dalle fervide proposte di due appassionati cultori della figura di Candoni e della cultura carnica come Luigi Dereatti e Celestino Vezzi l’associazione è non solo luogo di attività e di promozione culturale, ma anche e forse soprattutto preziosissimo archivio che raccoglie al suo interno una documentazione ricchissima e importante.

Infatti catalogato e consultabile vi è non solo l’archivio personale dello scrittore carnico che negli anni sessanta visse una notorietà di livello internazionale e grazie alla cui attività romana nel secondo dopoguerra conobbero il teatro personaggi come Gian Maria Volontè e Andrea Camilleri, ma anche la preziosa miscellanea, donata da Irma Bortolotto e raccolta dal padre Armando, di tutti i copioni raccolti nel corso della varie edizioni del premio Candoni – Arta Terme; fra essi opere di un giovane Sgorlon, come di una matura e lucida Dacia Maraini, fino ad arrivare persino alla chicca di un radiodramma scritto firmato dalla Banda Osiris.

Per raccontare un frammento di storia dell’archivio Candoni, svelandone alcuni segreti davvero curiosi, ma anche descrivere e analizzare la vita e l’attività dello scrittore Carnico è stata appositamente organizzata una serata – evento che si terrà giovedì 27 agosto a Piano d’Arta nel teatro parrocchiale con inizio alle ore 20.45.

Alla scoperta di Luigi Candoni” sarà infatti una serata del tutto eccezionale, condotta e coordinata da Paolo Patui, con la partecipazione di Maria Ariis e del magico pianoforte suonato dal vivo da Glauco Venier.

Brani di vario tipo, teatrali, di narrativa, ma anche lettere, foglietti e volantini polemici, verranno letti da Paolo Patui e Maria Ariis, mentre Glauco Venier suonerà, rese ancor più suggestive dai suoi straordinari arrangiamenti, melodie carniche fra cui spicca una struggente “Tualis”.

E ancora immagini proiettate e inconsuete e soprattutto la lettura di un capitolo di un romanzo giovanile, “Emigranti” assolutamente inedito, da poco rintracciato da Luigi Dereatti fra le carte dell’archivio Candoni. Da questo inedito verrà letto un estratto, “la strada”, che affronta il tema del lavoro e della disoccupazione con accenti di eccezionale contemporaneità.

Una serata quindi variegata, piena zeppa di curiosità, di frammenti inediti, di novità assolute che servirà a far meglio conoscere l’opera di questo eccezionale autore teatrale friulano del secolo scorso e a promuovere l’attività appassionata e stimolante dell’associazione Luigi Candoni.