UDINE: Convegno sulle biodiversità

Parlare di biodiversita’ come
risorsa solleva piu’ interrogativi che risposte definitive.

Lo ha evidenziato fin dall’inizio il convengo organizzato da
Universita’ di Udine, Amministrazione della Foresta di Tarvisio
ed Ecoistituto del Friuli-Venezia Giulia per cogliere il livello
di connessione esistente tra aspetti gestionali, produttivi e di
ricerca scientifica nelle aree di alto valore naturale e per
valutare il grado di attuazione e integrazione delle politiche
comunitarie nella prospettiva di conservazione della natura che
sia di tipo vantaggioso e produttivo.

Due giornate fitte di relazioni, per ribadire, con i contributi
di esperti del mondo accademico e della Amministrazione
regionale, la necessita’ di migliorare la governabilita’
ambientale attraverso un approccio olistico che considera
l’intero piu’ importante della somma delle sue parti.

Riorganizzare, dunque, strutture e norme di gestione ambientale
puntando, nelle politiche regionali, alla integrazione delle
strategie per calare gli obiettivi di conservazione della
biodiversita’ nella pianificazione territoriale, per promuovere
forme di turismo che la favoriscano ed in essa trovino
attrattiva, valutandone l’impatto e monitorando questo processo.
Con un orizzonte, per l’ente pubblico, che e’ quello
dell’apertura ad una concertazione multisettoriale.

Le difficolta’ sono certo maggiori soprattutto in quelle aree in
cui coabitano attivita’ produttive e aspetti da tutelare, e che
spesso sono ipergovernate, talvolta confusamente, da diversi
livelli amministrativi.

Ci sono comunque delle prospettive. In campo pianificatorio, per
esempio, si sta lavorando sui corridoi ecologici, spazi fisici
per la diffusione animale e vegetale: un obiettivo da conseguire
trasformando concetti naturalistici in norme di piani regolatori.

Interessante pure l’attivita’ dell’Ente tutela Pesca che lavora
per la conservazione della biodiversita’ ittica strettamente
connessa alla qualita’ dell’ambiente, mentre nel contesto
montano, dove l’identificazione con l’ambiente e’ totale, nuove
strade di esperienza si aprono con la Convenzione delle Alpi che
coinvolge le regioni dell’arco alpino unite in una sorta di
cerniera europea.