REGIONE: Programma rientro corregionali residenti in Argentina

Sara’ la presidenza della Giunta
regionale a coordinare un programma di rientro dei corregionali
residenti in Argentina, utilizzando strumenti gia’ operativi e
con la collaborazione delle associazioni imprenditoriali, dei
sindacati e degli enti dei friulani e dei giuliani del mondo.

E’ quanto emerso nella riunione sull”’emergenza Argentina”
promossa a Trieste, d’intesa con il presidente della Regione
Renzo Tondo, dall’assessore regionale all’Industria Sergio Dressi
assieme all’assessore al Lavoro e alla Formazione professionale
Giorgio Venier Romano, presente anche l’assessore alle Finanze
Pietro Arduini.

Come ha sottolineato Tondo, si tratta di dare ”accelerazione e
concretezza” a contatti con le nostre comunita’ residenti in Sud
America e a progetti di rientro gia’ messi a punto
dall’Amministrazione regionale, prima ancora dell’acuirsi della
crisi economica argentina.

La Regione, lo ha ricordato l’assessore Venier Romano, ha
recentemente istituito un servizio per i Corregionali all’estero
presso la presidenza della Giunta e definito un ”pacchetto” di
agevolazioni per coloro che intendessero rientrare nella loro
terra d’origine. Esso prevede il finanziamento del viaggio, la
formazione professionale e l’inserimento lavorativo, un
contributo per il vitto e l’alloggio, un premio per i datori di
lavoro che assumono.

Saranno le associazioni imprenditoriali, su richiesta di Dressi,
a predisporre in tempi brevi un elenco di imprese disponibili a
impiegare nostri corregionali residenti in Argentina, indicando
le qualifiche richieste.

All’incontro erano presenti fra gli altri il presidente dell’Ente
Friuli nel mondo Mario Toros e il presidente dell’Associazione
giuliani nel mondo Dario Rinaldi, che hanno assicurato la loro
disponibilita’ a individuare in loco le persone disponibili a
rientrare.

Il progetto delineato nel corso della riunione punta a dare
all’inizio una ”risposta concreta” a un centinaio di argentini
di origine friulana e giuliana, secondo quella che Arduini ha
definito una ”operazione simbolo”. Dressi ha chiesto la
collaborazione di tutti affinche’ i nostri corregionali possano
trovare al rientro, oltre che un lavoro, anche un’accoglienza
completa sotto il profilo sociale, umano e della qualita’ della
vita.