TOLMEZZO: Presentato l’inventario fitopatologico forestale regionale

Il 2001 è stata un’annata buona per il
patrimonio boschivo del Friuli-Venezia Giulia. Lo evidenziano
infatti gli esiti dell’Inventario fitopatologico forestale
regionale (Bausinve) presentati oggi a Tolmezzo dal servizio
Selvicoltura della direzione regionale delle Foreste.

L’anno trascorso è stato definito da tecnici “senza elementi di
forte caratterizzazione sotto il profilo fitosanitario”. Ciò
significa, hanno spiegato Pietro Zandigiacomo e Ruggero Osler
dell’Università di Udine e Paolo Ambrosi dell’Istituto agrario di
San Michele all’Adige, che la situazione dei boschi sulle nostre
montagne è tenuta sotto controllo né si registrano situazioni
particolari di crisi.

Com’è stato spiegato ai Forestali, ai rappresentanti degli
Osservatori per le malattie delle piante e degli enti interessati
da Fabio Stergulc, Gabriella Frigimelica e Anna Carpanelli, della
direzione regionale, e da Giancarlo Stasi dell’Osservatorio delle
malattie delle piante di Gorizia, anche le defogliazioni
provocate dalla processionaria del pino, dopo la recrudescenza
degli attacchi registrata nel 1999 e nel 2000, si sono attestate
al di sotto della soglia di rilevamento.

Lo stesso si può dire per la Tortice grigia dei lariceti.

Sono invece sotto l’esame degli esperti due nuove specie di
defoliatori, che si stanno diffondendo rapidamente. Si tratta
della Fillominatrice degli aghi di abete rosso e della Tortice
verde della quercia. Fortunatamente provocano danni meno estesi
rispetto alle altre due tipologie di insetti e sono stati
individuati rispettivamente nella zona montana e in una ristretta
area della provincia di Trieste.

Molto meno significativi gli attacchi degli Scolitidi a carico
dell’abete rosso e dei pini, che hanno mantenuto l’andamento
delle annate precedenti.

Contenute sono state anche le patologie di origine fungina.

Le cosiddette malattie della chioma hanno invece interessato
superfici molto limitate delle foreste di origine naturale, così
come nei boschi di conifere l’incidenza dei danni da marciumi
radicali non si è modificata rispetto agli anni passati.

Infine, l’attività degli uomini del Corpo forestale regionale e
della direzione regionale delle Foreste, che hanno concorso alla
rilevazione dei dati per l’ottavo anno dell’Inventario
fitopatologico, ha consentito di perimetrare le ontanete situate
in quota e interessate dai fenomeni di deperimento dell’ontano
verde.