AMARO: L’Aiat della Carnia si é presentata

Il prodotto turistico montano offerto attualmente dalla Carnia, è un
prodotto ormai maturo, nel senso che, così com’è, non ha più possibilità di
espansione. “La sfida del futuro sarà vinta da quel territorio che saprà
offrire emozioni, che sarà in grado di raccontarsi meglio degli altri, che
potrà contare su un management preparato a seguire la promozione, la
commercializzazione e la gestione di tutto il pacchetto”. Lo ha affermato
Stefano Dall’Aglio, ricercatore dello Sda di Team di Bologna, durante il
convegno organizzato dall’Aiat (Agenzia di Informazione e Accoglienza
Turistica) della Carnia ad Amaro, per approfondire le opportunità offerte
dalla nuova legge regionale sul turismo (la numero 2 del 2002), appena
approvata. Secondo Dall’Aglio il rinnovamento dell’offerta è una questione
che riguarda tutto il comparto turistico regionale, perché ormai la domanda
proveniente dal settore è, e sarà, in costante cambiamento. Tre le linee
principali di intervento, indicate dal ricercatore, sulle quali sviluppare
il lavoro: adeguamento ricettivo, specializzazione della filiera, rinforzo
del sistema complementare, “perché – ha fatto notare Dall’Aglio riferendosi
ai dati statistici rigurdanti gli ultimi anni – se è vero che le presenze in
Carnia crescono, non accade altrettanto per la redditività, il che significa
che sono state vendute più camere e più letti, ma a un prezzo inferiore”.
La costanza della crescita turistica in Carnia, è stata confermata da
Giovanni Da Pozzo, commissario dell’Aiat che proprio in apertura dei lavori
ha fornito le cifre sulle presenze nell’arco di un decennio. “Dal 1992 al
2001 – ha detto Da Pozzo – le presenze nel settore alberghiero sono passate
da 169 mila 506 a 209 mila 630, mentre nel settore extralberghiero il 2001
ha registrato 271 mila 012 presenze, contro le 34 mila 271 del 1992. Forni
di Sopra si conferma la località più attrattiva (da 34 mila 778 a 51 mila
757 le presenze alberghiere; da 29 mila 609 a 31 mila 050 , seguita da
Sauris, dove il “salto” è pure sostanzioso”
“Questo risultato – ha precisato Da Pozzo – è frutto di un lavoro tutto
incentrato sulla promozione del prodotto integrato, (il che significa
valorizzazione esasperata della cultura, della gastronomia e dell’
artigianato all’interno dell’offerta turistica) una scelta che la Carnia ha
“sposato” da anni, dimostrando, in questo una notevole lungimiranza”.
“La strada che è stata intrarpresa – ha concluso Da Pozzo – va senza dubbio
proseguita, anche utilizzando gli strumenti, dai Consorzi alle Aiat fino
alle società d’arera, che la legge appena approvata mette a disposizione
degli imprenditori”.
“Una legge – ha subito messo in rilievo il presidente della Giunta regionale
Renzo Tondo – che ha ridisegnato completamente il turismo regionale, e
strutturata in modo così flessibile e articolato da consentire dei
cambiamenti in corsa, se necessario”.
“Il provvedimento, inoltre, offre agli imprenditori la possibilità di
partecipare, attraverso le strutture territoriali, alla programmazione della
politica turistica regionale. E’ un’impostazione innovativa – ha precisato
Tondo – che la Giunta ha appoggiato in pieno, anche perché rientra nell’
ottica di una nuova metodologia di amministrazione”.
“L’attuale Giunta – ha affermato ancora il presidente Tondo – sta lavorando
sempre di più sul versante della stabilizzazione della spesa pubblica e
della sburocratizzazione, ritenendo questo l’unico modo per ottimizzare le
risorse a disposizione. La legge sul turismo, rientra a pieno titolo in
questo disegno”.
Le linee guida del provvedimento sono state poi illustrate, nei dettagli,
dal direttore regionale del commercio e turismo Viani Unterwegger, mentre l
‘asessore provinciale al turismo Lanfranco Sette, si è soffermato sul
funzionamento e sui compiti dei Consorzi di primo e secondo livello (alcuni
dei quali si sono già costituiti) e sulle prospettive delle Società d’Area.