RESIA- Il convegno sulle aree protette

“Aree protette ed economia sostenibile in
montagna” è il tema dibattuto sabato nella sala del Consiglio
comunale di Resia, al quale è intervenuto l’assessore
regionale alle Risorse Agricole, Naturali, Forestali e la
Montagna.

Il convegno, organizzato dal Parco naturale delle Prealpi Giulie,
dalla facoltà di Agraria dell’Università di Udine e da
Agriforest, si proponeva come obiettivo la presentazione di
esperienze per favorire lo sviluppo di economie alternative nelle
zone montane e, in particolare, nelle aree protette.

Queste possono costituire un laboratorio di sperimentazione di
nuove iniziative imprenditoriali, nel rispetto delle risorse
naturali, e fungere da traino anche per i territori limitrofi.

Le conclusioni sono state tratte dallo stesso assessore
regionale, il quale ha approfondito il tema sul ruolo della
Regione Friuli Venezia Giulia nello sviluppo del territorio
montano.

In particolare ha evidenziato, anche alla luce delle attuali
situazioni di crisi aziendali ed occupazionali in cui versano
alcune imprese della zona, l’azione che la Regione intende
perseguire per superarle, in termini innovativi ed adeguati al
mutare della situazione economica, non solo locale, improntata al
coordinamento delle iniziative per far crescere in maniera
omogenea il territorio, valorizzando le esperienze già avviate.

C’è necessità, ha aggiunto, di fare sistema, di far partecipe la
gente nelle scelte, con il coinvolgimento delle istituzioni
locali e degli operatori economici.

Un impegno di non facile attuazione ma che rappresenta l’unica
via per cercare di far decollare nuove attività che rispecchino
la cultura, le tradizioni e la storia delle terre di montagna.

Un decisivo contributo lo può dare il turismo, inteso come
settore strategico, che può fungere da collante per altre
attività imprenditoriali.

Dopo il saluto del sindaco Sergio Barbarino, sono state
sviluppate alcune relazioni da Stefano Santi, direttore del Parco
Prealpi Giulie, da Pierluigi Bonfanti, professore ordinario della
facoltà di Agraria dell’Università di Udine, da Sandro Della Mea,
direttore di Agriforest, da Enrico Vettorazzo, dirigente
dell’Ente Parco delle Dolomiti Bellunesi, e da Guglielmo Favi,
dirigente di Open Leader.