ARTA TERME- Ritorna “Dal Bandit al Carantan”

Il primo fine settimana di luglio Arta Terme si immergerà nel passato, ritornando al tempo dei cavalieri templari, delle leggendarie “bandate” e delle sfide a cavallo, ma anche a quello, più recente, dell’invasione cosacca e della nascita della “Zona libera della Carnia”. Tutti “flash back” che appariranno ai turisti e ai visitatori estremamente realistici grazie a simulazioni e a suggestive azioni sceniche messe a punto in occasione della Festa “Dal Bandit al Carantan”, che si terrà nella cittadina carnica sabato 3 e domenica 4 luglio.
Nella prima giornata alle ore 21 avrà luogo la rievocazione del 60° anniversario della “Zona libera della Carnia”: un corteo rappresenterà l’arrivo delle colonne cosacco-caucasiche e la resistenza delle locali forze partigiane. Massimo Peresson, “anima” della Festa, spiega così la sua idea di interpretare questo periodo storico così controverso alla fine della seconda guerra mondiale: “La rievocazione ha l’obiettivo di offrire, soprattutto ai più giovani, una pillola di verità storica sui Cosacchi; alleati con Hitler perché nostalgici dello zar, si insediarono con la forza in Carnia. La lotta dei partigiani aveva permesso la creazione nel ‘44 di una piccola repubblica (che durò circa un anno), la prima, in Italia, a dare il voto alle donne, che capitolò con l’arrivo delle truppe di occupazione cosacche (la Carnia era stata loro assegnata da Hitler)”.
Il giorno seguente sarà la volta di una storia medioevale che narrerà del rapimento di una giovane di Arta Terme – avvenuto presumibilmente fra il 14° e il 15° secolo –, catturata dai cavalieri templari residenti nel romitorio degli Alzeri a Piano d’Arta a causa del suo sdegnoso rifiuto di cedere al “ius primae noctis”. “Per fortuna – racconta Massimo Peresson – la bandate raggiunse i cavalieri templari a Ragadin, dove si scatenò una furibonda contesa; la ragazza fu salvata e trasportata in groppa ai cavalli della bandate, di cui entrò a far parte, diventando, assieme al suo prescelto, una specie di Robin Hood del Medioevo”. La simulazione, che avverrà proprio nei prati della località Ragadin domenica mattina, vedrà come protagoniste cinque bande formate da “cavalieri” provenienti non solo dalla Carnia, ma da tutta l’Italia.
I due giorni di festa, inoltre, comprenderanno anche altre manifestazioni e intrattenimenti, dalla dimostrazione di ferratura del cavallo di un maniscalco alla gara di abilità a coppie, che vedrà contendersi per il premio finale – un maialino – gli sfidanti che dovranno rapire, nel minor tempo possibile, un’“amazzone” (una ragazza del luogo) e darsi alla fuga. A fare da contorno alle due simulazioni la Piccola Fattoria”, mostra dei cuccioli allevati in Carnia, un mercatino di prodotti tipici, lavorazioni di pelle, intagli su legno e tanta musica.

Per informazioni sulla Festa rivolgersi ad Arta Tur, numero verde: 800332330, fax: 0433/929714, e-mail: info@artatur.it.