GEMONA- La 3a Commissione regionale in visita alla Cineteca

Realizzare un deposito
climatizzato per assicurare le migliori condizioni di
conservazione per le oltre diecimila pellicole che costituiscono
l’archivio filmico della Cineteca del Friuli di Gemona,
attualmente collocato nei sotterranei del Cinema sociale della
cittadina.

E’ questo il principale obiettivo di questa associazione privata,
riconosciuta dalla Regione, che in venticinque anni di attività
ha raggiunto un prestigio internazionale nel reperimento dei
film, e che ha aperto collaborazioni con istituti e università di
tutto il mondo entrando inoltre a far parte della Fiaf
(Federazione internazionale archivi film). Un campo di relazioni
arricchitosi enormemente con l’avvio delle Giornate del Cinema
Muto di Pordenone alla cui nascita la Cineteca del Friuli ha dato
un contributo determinante assieme a Cinemazero.

Del problema se ne è occupata la III Commissione permanente, che
presieduta da Nevio Alzetta (DS), ha visitato la Cineteca, nella
sede direzionale a Casa Gurisatti, un palazzo del XV secolo ove è
collocata la biblioteca con circa 21 mila volumi e che
costituisce il centro di visione frequentato da studiosi e
studenti, compiendo anche un sopralluogo alla filmoteca.

Erano presenti anche i consiglieri Patrizia Della Pietra e Tamara
Blazina (DS), Sergio Lupieri (Marg), Maria Teresa Bassa Poropat e
Pietro Colussi (Citt), Luigi Ferone (Pens) e Claudio Violino
(LN).

Due i punti qualificanti la missione di una cineteca: tutelare e
conservare il patrimonio filmico e valorizzarlo attraverso una
attività di centro servizi in grado di mettere in rete progetti e
iniziative anche collaborando con altre strutture.

Su questo fronte è stata confermata l’attenzione della
Commissione anche in considerazione che il Friuli Venezia Giulia
per quanto riguarda il cinema è un polo di eccellenza.
Una valutazione che, più in generale, riguarda promozione e
produzione culturale, mentre sullo sfondo c’è anche l’atteso
passaggio di competenze dallo Stato alla Regione in materia di
spettacolo.

Attenzione è stata espressa anche per l’orientamento della
Cineteca a trasformasi da associazione a fondazione per una
partecipazione sia della componente pubblica che privata.