CARNIA- Successo dei campi di volontariato di Legambiente

“Un’estate per la natura” è la denominazione scelta da Legambiente per presentare i suoi campi di volontariato, un’iniziativa che mobilita ormai da tredici anni, durante la bella stagione, migliaia di giovani e non più giovani per la tutela del territorio. Coniugando lavoro e vacanza, si offre, in questo modo, agli enti locali che aderiscono al progetto, l’opportunità di far eseguire alcuni semplici ma significativi lavori, mentre, per i “volontari” che vi partecipano, si presenta l’occasione di trascorrere una vacanza in modo diverso, conoscendo il territorio di cui sono ospiti e i suoi problemi e svolgendo contemporaneamente un’attività utile per l’ambiente e la comunità locale.

Degli oltre 190 campi allestiti quest’anno in tutta Italia, in località molto suggestive e spesso all’interno di parchi naturali, tre sono stati i campi organizzati nel Friuli-Venezia Giulia: uno sul Carso e gli altri due in montagna. Il primo di questi si è svolto ai primi di luglio a Resia, all’interno del Parco Regionale delle Prealpi Giulie, ricco di scenari naturali e di tradizioni culturali, il secondo, invece, si è appena concluso, come consuetudine, a Caneva di Tolmezzo, ma, diversamente dagli ultimi anni, ha trovato come interlocutori e sostenitori le Amministrazioni Comunali di Verzegnis e Cavazzo Carnico.

Durante le due settimane di effettuazione del campo sono così stati ripuliti vari sentieri: quello che gira attorno alla Palude Vuarbis e conduce ad una torre osservatorio utilizzata per il bird-watching, quelli che, costeggiando i boschi attraversati dal torrente Faeit, conducono dalla Trattoria “Al Pescatore” al paesino di Pusea, e quelli, su pendii più impegnativi, che da Sella Chianzutan salgono a Malga Avrint e, sul versante opposto, si raccordano all’itinerario CAI n. 809 per Casera Presoldon.

Per chi è abituato a certi stereotipi, sarà certamente stata una sorpresa vedere nei panni di un “ambientalista” Michele, un operaio dipendente del Comune di Cuneo, con alle spalle esperienze di volontariato in varie situazioni di emergenza (Albania, alluvione in Valle d’Aosta, terremoto in Umbria, etc.), armato di motosega, intento a liberare i sentieri dai tronchi caduti di traverso o Marco, un artigiano della Val di Susa, alle prese con il decespugliatore su pendii non più sfalciati da anni, per non parlare di Renate, una sessantenne austriaca, con un curriculum alpinistico (Kilimangiaro, tentativo di poco fallito all’Aconcagua) da far invidia a tanti giovani, determinata nel taglio delle ramaglie e nella rimozione dei rami caduti.

A loro e agli altri partecipanti (Andrea, Stefano e Teresa di Roma e Simona di Verona, queste ultime brave anche ad avviare la catalogazione dei libri della canonica di Caneva) è andato il ringraziamento dei Sindaci di Verzegnis, Luciano Sulli e di Cavazzo, Dario Iuri, unitamente alla Giunta Comunale, nel corso di un incontro in Municipio. Ma, particolarmente gradita, è stata anche l’accoglienza spontanea loro riservata, al termine di una dura giornata di lavoro, da alcuni abitanti del paesino di Pusea, oggi residenti in Provincia di Gorizia, ma comunque degni rappresentanti dell’ospitalità montanara.

Il Circolo Legambiente della Carnia continua così un’iniziativa avviata con successo nel 1999, che ha portato complessivamente circa 120 persone a vivere questo tipo di esperienza: mattino dedicato al lavoro, pomeriggi e serate dedicate alla conoscenza del territorio, con visite guidate a musei e siti di interesse naturalistico, partecipazione a feste e manifestazioni culturali ed incontri con esperti sui problemi della zona.

Ai responsabili dell’associazione resta solo il rammarico nel vedere come alcune amministrazioni comunali, come quella di Rigolato, anziché recuperare e valorizzare, anche a fini turistici, i vecchi percorsi di montagna, stanno procedendo alla loro cancellazione costruendovi sopra delle inutili e banali piste forestali.