VAL CANALE- Alluvione, coperto il 50% dei danni

E’ stato coperto circa il 50%
dei danni con l’impegno di 180 milioni di euro a fronte dei 330
necessari, si stima che i lavori termineranno entro il 2006.

L’assessore regionale alla Protezione civile, Gianfranco
Moretton, ha riassunto così alla IV Commissione consiliare,
presieduta da Uberto Fortuna Drossi (Citt), la situazione della
Valcanale e del Canal del Ferro a un anno dall’alluvione del 29
agosto che spazzò via terreni e case nei Comuni di
Malborghetto-Valbruna, Pontebba, Dogna, Moggio Udinese, Tarvisio,
Chiusaforte, Resiutta. Ad essere recensiti, sono stati dissesti
geologici e idraulici su oltre 17 km quadrati.

E’ stato un evento eccezionale anche rispetto a quelli registrati
anni prima – ha aggiunto il direttore della Protezione civile,
Guglielmo Berlasso – e non vanno dimenticate né le precipitazioni
che si sono avute nei giorni a seguire né quelle tra fine ottobre
e i primi di novembre.

A lui il compito di spiegare i lotti dei lavori già terminati e
quelli in corso d’opera, da parte di Comuni, Province, Comunità
montane, Anas, quanto a ricostruzione di strade, ponti, case,
sghiaiamento fiumi e risarcimento ai privati e alle imprese. Per
queste ultime due voci – ha detto – stimiamo danni complessivi
per 28 milioni di euro. I fondi sono erogati ai Comuni mano a
mano che i lavori vengono terminati.

Ultima notizia fornita da Berlasso, l’installazione a breve del
secondo radar idrometeorologico che presiederà l’area montana del
territorio.

Moretton ha invece assicurato che la messa in sicurezza dei
versanti che si sta attuando aumenta anche il livello di
sicurezza degli abitati sorti lungo gli alvei dei fiumi e dei
torrenti. Dopo quanto accaduto ad agosto 2003, si è però reso
necessario pensare ad un nuovo Piano di riassetto idrogeologico
dell’intera area montana.