AMARO- Il convegno sulle nanotecnologie all’Agemont

“Le nanotecnologie sono la nuova frontiera dello sviluppo: creare nuovi materiali significa trasformare tutti i settori ed è l’unico modo affinchè l’industria tradizionale possa recuperare competitività e assicurare nuovo sviluppo all’intera società ed evitare che aumentino fenomeni come quelle della delocalizzazione; sappiamo bene, infatti, che le ricerche sulle nanotecnologie non fermeranno l’attuale delocalizzazione e forse nemmeno quella futura del manifacturing. Ma sono in grado di spostare in avanti la frontiera dell’innovazione per tutte le aziende”. Lo ha detto Dino Cozzi, presidente di Agemont durante il convegno “Strategies for nanotechnologies”, che ha visto la presenza, fra gli altri, dello statunitense Peter T. Cummings del Department of Chemical Engineering dell’Oak Ridge National laboratory, uno dei massimi esperti a livello mondiale nel settore delle nanotecnologie e autore di numerose pubblicazioni sul tema. Il convegno, come ha spiegato Cozzi: “Ha voluto essere un vero e proprio progetto d’azione, in linea con l’attività di Agemont che costituisce un polo di aggregazione di competenze in grado di creare le condizioni migliori per lo svolgimento delle ricerche e il trasferimento tecnologico alle Pmi locali”. Si è trattato di un importante momento di confronto sulle nanotecnologie, unanimamente ritenute tecnologie abilitanti con un impatto dirompente in ogni campo produttivo, in un territorio, quello del Friuli Venezia Giulia, che secondo Maurizio Fermeglia dell’Università di Trieste, moderatore dei lavori, è avvantaggiato dagli investimenti e dalle ricerche in atto. “L’attività di ricerca svolta in regione – ha indicato Fermeglia – può dare un importante contributo all’applicazione concreta delle nano-scienze che si esplica attraverso il nano-manifacturing. Abbiamo le competenze per far entrare nel tessuto produttivo i nuovi materiali che da esse derivano; significativo, in questo senso, è anche lo spirito imprenditoriale friulano capace di cogliere queste novità”. E alle Pmi è andato il messaggio del convegno “volto – ha detto Sabini Sinesi direttore tecnico del Crp (Centro Ricerche Plast-optica) – ad allargare la nostra base di collaborazione per vincere la diffidenza delle aziende in un settore, come quello delle nanotecnologie, che deve essere oggetto di conoscenza e diffusione”. In questo senso Agemont ha puntato a riunire ad Amaro esperti di livello internazionale appartenenti all’ambito scientifico e tecnologico ma anche sociale ed economico delle nanotecnologie, per fornire un quadro completo della situazione e avanzare alcuni possibili scenari futuri che coinvolgano il Friuli Venezia Giulia all’interno delle politiche europee per le nanotecnologie, confermando, così l’attenzione alle nanotecnologie già evidenziata con l’avvio, insieme al Centro Ricerche Plast-optica (CRP), società partecipata da Agemont, del progetto MOMO, che porterà alla realizzazione di materiali plastici nanocomposti, vantaggiosi sia in termini di funzionalità sia in termini di costi. “Le nanotecnologie sono il futuro – ha detto ancora Cozzi – rivoluzioneranno interi settori, capovolgeranno il modo di produrre. La loro attrattiva sta proprio nella possibilità di creare nuovi materiali tecnologicamente avanzati progettando la loro costituzione, rendendoli così più resistenti e nel contempo più leggeri o di incidere sui costi creando prodotti più funzionali a costi più bassi”. Un convegno in linea con l’attività di Agemont che sviluppa, infatti, progetti concreti all’interno del Cit, centro di innovazione tecnologica. “Uno degli obiettivi principali di Agemont – ha indicato Cozzi – è proprio quello di portare innovazione e tecnologia alle Pmi locali e ottenere così conseguenti ricadute non solo sul territorio montano ma anche a livello regionale”.
Ad aprire i lavori, moderati da Maurizio Fermeglia dell’Università di Trieste, dopo il saluto del presidente Cozzi e di Carlo Vittorio Folonari, amministratore delegato di Crp, è stato Peter T. Cummings. Fra gli intervenuti anche Leonardo Piccinetti, Research Policy Officer Regional Government of Emilia-Romagna Brussels Office, Martina De Sole di APRE, Agenzia per la Promozione della Ricerca Europea di Roma, Piero Perlo, direttore delle tecnologie avanzate di prodotto micro e nanotecnologie – CRF (Centro Ricerche Fiat) di Torino, Josè M. Kenny, dell’Università di Perugia, Peter Venturini dell’Università di Lubiana e Giovanni Ianniruberto dell’Università Federico II di Napoli. L’evento è un’iniziativa promossa dall’Ue, attraverso il fondo Fesr del ministero dell’economia e delle finanze e della Regione Fvg, nell’ambito del Docup obiettivo 2 2000-2006 azione 2.4.1 “diffusione dell’innovazione”.