UDINESE- Spalletti: “Gruppo più importante della classifica”

“Non è la classifica per ora che mi interessa ma il modo di ragionare del gruppo, di allenarsi. Sto molto attento a ciò che accade quotidianamente quando si lavora”: Luciano Spalletti predica umiltà, ma certamente, dopo l’ avvio incerto di campionato, l’ Udinese non finisce più di stupire, con una squadra che venti giorni fa sembrava in piena crisi e ora è terza da sola in classifica. Negli ultimi cinque turni la compagine friulana ha ottenuto tredici punti, e con quattro vittorie consecutive ha eguagliato il proprio record. “Patron” Pozzo dopo la vittoria , all’ Olimpico, ha parlato senza mezzi termini che la squadra è nella condizione di centrare il quarto posto. Spalletti però è preoccupato di frenare gli eccessivi entusiasmi. “Io partecipo a questo gruppo – ha detto – e il mio ruolo è quello di far abbassare le ali quando vedo comportamenti non idonei. Ma finora non ce n’ è stato bisogno”. La netta superiorità dimostrata a Roma non ha sorpreso il tecnico bianconero. “Siamo stati indubbiamente avvantaggiati dall’ espulsione – ha precisato – però abbiamo giocato bene anche prima. Bisogna creare i presupposti per arrivare a questo. La squadra ha creato una grande mole di gioco e i gol sarebbero potuti arrivare anche in maniera diversa da come sono avvenuti”. C’ è posto anche per un messaggio allo sconfitto Luigi Del Neri. “Lui sta portando il suo credo – ha detto Spalletti – e lo ha dimostrato secondo me soprattutto nelle partite che hanno preceduto la nostra sfida. Ma il suo modulo, alcuni meccanismi di gioco come il fuorigioco alto devono essere ancora assorbiti con continuità dalla squadra. Ci vuole tempo, anche perché dove ha allenato ha poi sempre fatto bene”. Riguardo infine a Iaquinta, grande protagonista a Roma, Spalletti manda un messaggio a Marcello Lippi. “Il commissario tecnico – ha rivelato l’ allenatore dei friulani – me lo ha confermato mercoledì sera facendomi i complimenti: lui non guarda ai nomi ma al momento di forma in cui si trovano i giocatori e le squadre in cui giocano. Lo ha dimostrato portando in nazionale gente come Toni, Esposito e Gilardino. Se riusciamo a continuare così, secondo me – ha concluso Spalletti – qualcuno dei nostri Lippi se lo porterà in azzurro”.