AMARO- L’impegno di Agemont per le Pmi montane

Sarà ultimato entro la fine del 2005 e permetterà, alle Pmi del territorio montano, di accedere a nuove tecnologie nel settore della lavorazione dei materiali termoplastici, incrementandone la competitività ma anche consentendo l’insediamento di nuove imprese e promuovendo il trasferimento tecnologico tra realtà operanti in settori diversi. Si tratta del laboratorio “Polo stampaggio plastici e tecnologie ottico-fotoniche”, la struttura voluta da Agemont insieme alla Regione Friuli Venezia Giulia, attraverso un finanziamento di tre milioni di euro, che sta sorgendo all’interno dei Cit (Centro di Innovazione Tecnologica) di Amaro. “Questo progetto – spiega Dino Cozzi, presidente di Agemont – si inserisce perfettamente nel piano d’azione dell’Agenzia, attiva sul territorio montano e regionale per consentire alle Pmi locali di accrescere la propria competitività attraverso l’innovazione e che offre alle imprese, attraverso questa struttura, la possibilità di testare concretamente nuovi materiali e innovativi processi nella lavorazione dei materiali termoplastici. Non solo, l’eterogeneità delle aziende a cui il laboratorio intende rivolgersi, permetterà il trasferimento tecnologico anche tra realtà operanti in settori diversi. Questi elementi, uniti alla crescita professionale delle risorse umane e alla possibilità di usufruire delle attrezzature e del know how del laboratorio, garantiranno inoltre lo sviluppo di un substrato tecnologico e culturale in tutto il territorio”.
Dal punto di vista operativo la struttura, già in parte attiva nella prossima primavera, consentirà la prototipazione e le prove di sistemi ottici di illuminazione, con contenuti innovativi sia dal punto di vista tecnologico di prodotto sia prestazionali e stilistici, lo sviluppo di nuovi processi produttivi per lo stampaggio dei materiali plastici e la creazione di nuovi materiali plastici compositi. “Anche attraverso sinergie con i laboratori già esistenti all’interno del Cit – prosegue Cozzi – sarà possibile sperimentare materiali e processi tecnologici innovativi e implementare la ricerca di nuovi materiali plastici nanocompositi. Il costante flusso di informazioni fra le diverse aree della struttura garantirà, inoltre, l’omogeneità delle attività svolte, con un sostanziale beneficio per l’intero territorio”.
Quattro le aree previste dal laboratorio “Polo stampaggio plastici e tecnologie ottico-fotoniche”: una prima sezione, identificata come la parte chimica della struttura, sarà dedicata allo sviluppo dei materiali, una seconda riguarderà lo stampaggio plastici, l’area packaging sarà riservata allo sviluppo di dispositivi elettronici innovativi mentre la “camera bianca” permetterà lavorazioni micrometriche in un ambiente controllato per quanto relativo a pulizia, umidità e temperatura.