TOLMEZZO- Stasera a teatro c’è “Il Mercante di Venezia”

“Il mercante di Venezia”, la pièce essa in scena dalle Belle Bandiere/Diablogues, una delle Compagnie più apprezzate del panorama teatrale italiano – sarà venerdì 21 gennaio a Tolmezzo, ospite della Stagione di prosa della Carnia all’Auditorium Candoni (ore 20.30)

Per le Belle Bandiere questo è l’ultimo anello di una fortunata catena di spettacoli nati da una inedita collaborazione artistica di quattro personalità diverse come quelle degli attori-registi della pièce, Elena Bucci, Marco Sgrosso (fondatori della Compagnia), Stefano Randisi ed Enzo Vetrano.

“Il mercante di Venezia” è una tragicommedia in cui si fondono farsa ed elegia e dove si scontrano due universi. In questo Shakespeare si contrappongono un mondo arcaico e favolistico, sprofondato in un clima da romanzo cavalleresco e simboleggiato da un luogo mitico e irreale come Belmonte e il nuovo mondo, pratico e affaristico, fondato sul dominio del denaro e rappresentato da Venezia, città per eccellenza dei mercanti. A Venezia fa capo l’intreccio del sanguinario contratto commerciale tra l’usuraio ebreo Shylock ed il mercante Antonio. Belmonte, per contro, è luogo sospeso in cui, in un clima da Mille e una notte, si sviluppa la vicenda delle nozze di Porzia, maga-regina. Anello di congiunzione tra questi due universi destinati ad incontrarsi e a deflagrare, è Bassanio, gentiluomo squattrinato che è causa dell’infido contratto che lega la carne di Antonio all’odio di Shylock e al tempo stesso sposo “predestinato” di Porzia. Sarà lui che, attraverso il superamento di una serie di prove, compirà una sorta di percorso iniziatico che lo accomuna in qualche modo alle figure degli antichi cavalieri medievali.

In una mutevolezza continua e inafferrabile, quel mondo che appare nettamente distinto in buoni e malvagi, innocenti e colpevoli, eletti e reietti, si svela per quello che è: relativo, fragile e precario, come tutte le certezze presunte e come la stessa condizione umana, ed emerge al di sopra di tutto la grande, profonda necessità del perdono e della tolleranza che tutta la vicenda sembra costantemente e ostinatamente rifiutare.

Per informazioni e prenotazioni: 0433-41659.