TARVISIO- False fatturazioni cellulari, un arresto

False fatturazioni per l’ acquisto di telefoni cellulari tra Italia e Austria, dell’ ammontare di oltre 30 milioni di euro, con un’ evasione dell’ Iva comunitaria, sono state scoperte dalla Guardia di Finanza di Udine. L’ operazione, informa una nota delle Fiamme Gialle, ha portato all’ arresto di un cittadino austriaco e alla denuncia di 13 complici in Italia. La truffa scoperta è del tipo “a carosello”, così chiamata per il passaggio continuo e successivo tra un anello e l’ altro della catena, composta da alcune ditte austriache intestate a prestanome italiani, create ad hoc per produrre documentazione falsa, e che quindi venivano fatte scomparire. La base operativa si trovava a Tarvisio, mentre un’ altra sede, creata per complicare gli accertamenti, era stata spostata presso un appartamento di un condominio a Napoli. Per confondere ulteriormente le acque, l’ organizzazione era arrivata al punto di costituire nella località friulana una finta sede consolare dello Stato africano della Guinea-Bissau. Il vorticoso ma inesistente commercio di cellulari ha consentito così all’ organizzazione di accumulare crediti e rimborsi di imposta a danno del fisco austriaco, valutati in circa 1,5 milioni di euro.