UDINESE- I quattro azzurri di Lippi: “Merito di Spalletti e di Udine”

Una maglia azzurra per inseguire un posto in Champions League. Ora che in nazionale arriva il blocco Udinese, i convocati del club friulano hanno una certezza: “Da questa esperienza avremo ulteriori stimoli per inseguire il quarto posto e la qualificazione alla Champions League”. Il parere unanime arriva da Vincenzo Iaquinta, David Di Michele, Giampiero Pinzi i tre del gruppo di Spalletti chiamati dal ct Marcello Lippi a raggiungere il compagno di squadra, Morgan De Sanctis, per la sfida amichevole contro l’ Islanda domani sera a Padova. Per i tre nuovi nazionali dell’ Udinese, la maglia azzurra è un sogno che si realizza grazie al lavoro portato avanti da Luciano Spalletti, il loro tecnico. La loro prima convocazione finisce per coincidere con l’ elogio del tecnico toscano. “Uno che non ti lascia solo nelle difficoltà”, spiega Di Michele; “uno che ti migliora giorno dopo giorno”, aggiunge Pinzi; “uno che riesce a insegnarti molto”, commenta Iaquinta. Insomma, “se siamo in nazionale è merito suo”. Di Michele e Iaquinta, punte, sanno che per restare in azzurro c’é da faticare e che la concorrenza è agguerrita perché l’ attacco è il reparto dove Lippi ha maggiori possibilità di scelte. “Io sono già lusingato per esserci arrivato e non mi interessa se questa è una nazionale sperimentale: in molti sono partiti da questa situazione e poi sono rimasti in azzurro”, spiega Di Michele. “Certo l’attacco é un reparto fornitissimo, ma ora voglio godermi il momento: se giocherò bene, altrimenti sarà felice ugualmente”. Di Michele arriva in nazionale a 29 anni, ma non si sente in ritardo. “Tardi in nazionale? Non direi, casomai sono maturato tardi, ho cominciato a segnare con continuità da poco. Ma se ora sono qui é merito di Udine, dove il calcio non è vissuto in modo urlato, dell’Udinese, dove si lavora in tranquillità e dove puoi vincere o perdere e la vita non cambia, di Spalletti che quando vede un calciatore in difficoltà parla molto con lui e non lo lascia solo. E’ stato lui a farmi fare il salto di qualità”. E ora che il sogno azzurro è realizzato, via all’ altro, la qualificazione in Champions: “Essere qui in quattro sarà uno stimolo in più nella volata verso la qualificazione”. Dello stesso avviso è Iaquinta: “Nella mia esplosione c’é tanto la mano di Spalletti, ma la convocazione la dedico a papà Giuseppe che mi ha sempre incoraggiato”. Anche per Iaquinta questa chiamata è un sogno realizzato. “La volevo fin da bambino, è il massimo. Questa è una grande gioia per Udine e l’ Udinese”. Non sarà facile confermarsi, ma Iaquinta è pronto alla sfida. “Mi allenerò in serenità, cercherò di dimostrare a Lippi quanto valgo e quanto posso ancora crescere, insomma, sarà bello entrare in concorrenza”. In azzurro con l’ Under, poi l’ anonimato fino alla bella stagione attuale. Era stato dimenticato? “No, assolutamente no. Ero acerbo, ora sono maturato e posso ancora migliorarmi”. Già, può crescere ancora tanto che il Barcellona era pronto a prenderselo, ma l’ Udinese lo ha bloccato e lui non ha rimpianti. “Il Barcellona? Mi ha fatto piacere l’ interessamento, ma non ho rimpianti. Al Barcellona preferisco un grande club italiano”. Magari i catalani se li ritroverà avversari in Champions. “Chissà, certo è che queste convocazioni, per l’ Udinese, sono una iniezione di fiducia per la volata finale”. L’ altro pezzo di Udinese che arriva in azzurro è Pinzi, uno che non nasconde di aver atteso questa chiamata. “Ero nel listone dei 50 fatto da Lippi e aspettavo questa chiamata, ci tenevo. La conquista dell’ Europeo, il bronzo olimpico, l’ Udinese tra le migliori squadre del campionato e ora la nazionale, il massimo. Merito di Udine, che mi ha fatto conquistare le prime pagine dei giornali, e di Spalletti, che ti aiuta a migliorare giorno dopo giorno. Il segreto dell’ Udinese é il progetto, il fatto che giochiamo assieme da anni e che abbiamo alcuni campioni come Pizarro e Jankulovski. Queste convocazioni in blocco ci faranno bene, saranno stimoli in più per cercare di raggiungere l’ obiettivo Champions League”.