ILLEGIO- Presentato il ricco calendario delle manifestazioni

L’Unione europea scricchiola dopo i colpi subiti per il “no” al Trattato costituzionale di Francia e Olanda. E’ il segnale chiaro, commenta l’arcivescovo di Udine, mons. Pietro Brollo, che “l’unità europea non può basarsi solo sugli interessi economici, ma come una famiglia deve fondarsi su valori spirituali e culturali comuni”. Proprio quello che “testimoniano la mostra “Mysterium” e il Florianeum 2005 promossi per il secondo anno consecutivo dal Comitato di San Floriano ad Illegio” – ha puntualizzato l’Arcivescovo, intervenendo ieri a Udine alla presentazione del ricco calendario di eventi che animerà l’estate nel paese carnico dove fino al 30 settembre sono esposti 68 capolavori dell’arte europea dedicati all’Eucaristia, firmati da nomi come Signorelli, Barocci, Rembrandt, Tiepolo.

Insieme con mons. Brollo, erano presenti, il presidente del Consiglio regionale del Friuli-Venezia Giulia, Alessandro Tesini, il coordinatore scientifico della mostra, don Alessio Geretti, il presidente del Comitato San Floriano e parroco di Tolmezzo, mons. Angelo Zanello, e il preside della Facoltà di Lingue e Letterature straniere dell’Università di Udine, Vincenzo Orioles.

Straordinari gli appuntamenti illustrati: il 26 giugno arriverà a Illegio il card. Walter Kasper, presidente del Ponitificio consiglio per la promozione dell’unità dei cristiani; in luglio o in settembre è confermata la presenza del card. Angelo Sodano, atteso per la dedicazione della mostra a Giovanni Paolo II, che benedisse l’iniziativa in un’udienza speciale concessa al Comitato di San Floriano il 26 gennaio scorso. In settembre, oltre all’ex presidente della Repubblica Ceca, Vaclav Havel, che riceverà dall’università di Udine la laurea honoris causa per il suo impegno a difesa della pace e dei diritti dell’uomo. Il 18 settembre, giungerà a Illegio anche il Patriarca di Venezia, card. Angelo Scola, per un congresso su “Cristianesimo, civiltà d’Occidente e cammino di comunione dei popoli”, con lui dibatterà sul tema anche il presidente del Senato italiano, Marcello Pera. Atteso, intorno al 10 luglio, il ministro per i Beni culturali, Rocco Buttiglione.

L’estate illegiana comprende anche la “Messa in Si minore” di Bach eseguita dalla “Capela Savaria” di Budapest e dal Coro del Friuli Venezia Giulia (il 10 luglio) e il 24 luglio l’esecuzione delle opere liriche “La cavalleria rusticana” e i “Pagliacci” dirette dal maestro Frontalini, con la partecipazione del tenore friulano Bruno Sebastian. L’8 agosto, infine, sarà proiettato nel duomo di Tolmezzo il capolavoro del cinema novecentesco “La Passione di Giovanna d’Arco” di C. T. Dreyer, film muto del 1928 che sarà accompagnato dal vivo dal sax di Klaus Gesing, da Paolo Paroni all’organo e dal coro “Panarie” di Artegna.

Il Florianeum si caratterizza dunque per essere una manifestazione complessa, ma omogenea nel suo valore simbolico di “riscoperta delle radici culturali e spirituali del Vecchio continente”, ha spiegato il presidente del Comitato, mons. Zanello. E ha aggiunto: “L’Eucaristia, sorgente di comunione, è da sempre connessa ai temi dell’unità, della commensalità e del sacrificio. Anche da un punto di vista laico, urge un impegno di pensiero e azione, perché proceda il cammino di comunione dei popoli in Europa e nel mondo”.

Il presidente della facoltà di Lingue Orioles, spiegando il senso della laurea honoris causa ad Havel, ha sottolineato “contro una certa banalizzazione nell’attribuzione di riconoscimenti accademici, il rigore di una scelta che premia un personaggio di indubbio valore, testimone di passione e impegno per i giovani”.

“L’esperienza di Illegio – ha dichiarato il presidente del Consiglio regionale, Alessandro Tesini – agli occhi della Regione ha assunto il peso e il valore di un intervento stabile nella programmazione culturale del Friuli-Venezia Giulia, qualificandosi come posizione d’avanguardia nell’impegno contro la deriva della montagna”.

Inoltre, ha proseguito Tesini, ad Illegio “si sperimenta la costruzione di una cittadinanza europea, poiché il proprio patrimonio storico e culturale si è posto in relazione con quello europeo, senza soluzione di continuità. Ciò di cui abbiamo bisogno dopo i risultati del referendum in Francia e Olanda”.