ARTA TERME- Per il senatore Moro no a paragone pollai-allevamenti

– Contrarietà ad applicare a pollai familiari ed allevamenti le stesse norme di prevenzione dell’ influenza aviaria è stata espressa in una nota dal vicepresidente del Senato, Francesco Moro (Lega Nord), di origine carnica, proprietario – confessa – di sei polli, riferita in particolare ad una recente direttiva emandata in materia dalla Provincia di Udine. La direttiva provinciale, affissa in questi giorni all’ albo pretorio di Arta Terme, Comune di residenza del senatore, prevede – secondo quanto da egli riferito – che tutti gli abitanti debbano denunciare la presenza di pollame, così come gli allevamenti industriali. “Trovo la norma della Provincia estremamente burocratizzata con un giro di vite che non ha alcun senso – ha affermato Moro precisando di non voler abusare della sua carica, ma di agire da parlamentare rappresentante del territorio e da cittadino – perché paragona i piccoli pollai di casa agli allevamenti industriali, così da rendere la vita impossibile alle famiglie. Una cosa sono gli allevamenti – ha precisato – in cui, per l’alta densità di animali, c’é un minimo rischio di attacco del virus, un’altra sono le quattro o cinque galline o polli che sono di nuclei famigliari,come il sottoscritto che ne ha ben sei. Ritengo quindi eccessiva questa direttiva – ha concluso il parlamentare – che oltretutto é stata, sembra, finora affissa in soli due Comuni, tra i quali quello in cui io risiedo”. Moro ha infine ribadito di voler esprimere la sua opinione “in qualità di semplice cittadino ed esponente parlamentare “che si è sempre battuto per l’eccessiva burocrazia e vessazioni contro i cittadini che non hanno alcun senso