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Verzegnis omaggia Gjso Fior nel giorno del centenario

Il Comune di Verzegnis invita la popolazione e tutti gli appassionati di musica e poesia al concerto dal titolo “La poesia e la musica, cul biel plait dal furlan a si cjalin in musa e a si strengin la man”.

Il concerto sarà eseguito dal Coro Peresson di Arta Terme ed avrà luogo nella Pieve di Villa di Verzegnis domenica 6 novembre, alle ore 18. Si intende con questa serata di musica, onorare il ricordo di un cittadino di Verzegnis illustre, il poeta Gjso Fior, a cent’anni dalla sua nascita avvenuta a Verzegnis esattamente il 6 novembre 1916.

Uomo di Carnia, fortemente legato al suo paese natio, alle sue origini e alle sue valli, Adelgiso Fior, o come lo chiamavano tutti Gjso, dimostra ben presto la capacità innata di ritrarre vivacemente in rima le persone, i luoghi e gli eventi che lo circondano. Nel 1939 deve prematuramente interrompere gli studi alla facoltà di Magistero per la chiamata alle armi. Visse quindi gli anni della guerra e si distinse in particolare dopo l’armistizio, quando, nel 1944, fu l’anima ed il trascinatore del battaglione “Tagliamento” della Brigata “Osoppo” radunata a Pozzis. Nell’ottobre di quello stesso anno l’armata dei Cosacchi occupa la Carnia e Gjso prontamente registra nelle sue poesie questa nuova umanità che arriva a Verzegnis da luoghi lontani e sconosciuti dando vita ad una quotidianità stranita. Infine l’emigrazione: anche Gjso, come tanti in quel periodo, lascia il suo amato paese natale per andare a lavorare a Milano. Sempre attivo, collabora alla costituzione del Fogolâr Furlan della città e con la Società Filologica Friulana al fine di contribuire alla valorizzazione del Friuli. Intanto gli anni passano e anche Verzegnis si trasforma: i prati lasciano il posto ai boschi, casere e stavoli sono oramai ridotti a ruderi e le borgate più lontane si svuotano completamente. Le poesie di Gjso registrano tutti questi mutamenti e cantano l’amore per la sua terra, le radici profonde che lo legano ad essa, il ricordo e la nostalgia, il voler mantenere e tramandare le tradizioni ma anche i cambiamenti ed il nuovo che viene avanti. Tutto questo lo ritroviamo puntuale nei suoi versi che non mancano mai di musicalità, anzi sembra proprio, come osservava Andreina Ciceri in “La mê Cjargna”, che pensasse “di sposarli idealmente con le note”. Di fatto -sono ancora parole della Ciceri- “ciò è proprio della componente musicale dei suoi ritmi, spesso connotati come da un’allure esclamativo, con uso frequente e gustoso dell’onomatopea, e con una elezione di vocaboli tali da fondersi nel verso in un continuum di armonia fonica.” E questo connubio tra poesia e musica troverà espressione proprio nel concerto del centenario con le poesie di Gjso eseguite e alcune anche musicate dal Coro Peresson.

Un pensiero su “Verzegnis omaggia Gjso Fior nel giorno del centenario

  • Quando ero un po’ teso, prendevo in mano la raccolta di poesie e racconti di Giso Fior e, quasi per incanto, ritornava in me il desiderio di immedesimarmi nei versi di Giso, Le sue poesie appaioneo come dei dipinti, ma credo che per gustarli appieno, bisogna aver vissuto gli anni del primo e dopo guerra. Il brano che più mi affascina è “La Pastoria” cosicchè, quando ho la possibilità di cantarlo, sento in me qualcosa di strano, come fossi fra i protagonisti di quel racconto, tanto è la bellezza ed il fascino dei suoi colpi di pennello.

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