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Venerdì sciopero del personale della scuola, 23 mila i lavoratori coinvolti in FVG

“L’unione fa la scuola” è il motto dello sciopero nazionale del personale della scuola e dell’area V della dirigenza scolastica che Flc Cgil, Cisl Scuola, Uil Scuola e Snals-Confsal hanno proclamato per venerdì 20 maggio 2016. Uno sciopero che coinvolge insegnanti, personale educativo, personale Ata e dirigenti scolastici. L’obiettivo principale dell’azione di lotta è il rinnovo del contratto scaduto ormai da anni e la riconquista del diritto ad una piena contrattualità su varie materie che sono state oggetto di interventi legislativi disorganici ed estemporanei.

lavagna-interattivaI lavoratori coinvolti in Friuli Venezia Giulia sono 23mila, dato che include, oltre a tutta la scuola pubblica, anche il personale delle università e degli enti di ricerca, anch’essi interessati dallo sciopero. I precari non stabilizzati pur avendone i requisiti, secondo i sindacati a livello regionale sono tra i 1.000 e i 1.500 docenti. I tagli al personale Ata, effetto del mancato turnover, hanno determinato un fabbisogno di almeno 150 lavoratori. Il fabbisogno di dirigenti scolastici è di 40 unità, negli istituti affidati in reggenza mentre è di 45 unità per i dirigenti generali dei servizi amministrativi (Dsga).

Accanto alla necessità che il Governo stanzi ulteriori risorse finanziarie per incrementare le retribuzioni dei dipendenti, vi è anche quella di difendere la scuola come istituzione fondamentale per il Paese e di salvaguardare il suo ruolo di “comunità educante” caratterizzata da principi di condivisione e collegialità, valorizzando il ruolo di coloro che quotidianamente vi lavorano. L’azione di lotta mira anche ad ottenere le immissioni in ruolo di coloro che sono stati esclusi dalla legge sulla Buona Scuola, tra cui gli insegnanti della scuola dell’infanzia, il personale educativo, gli Ata e chi, pur avendo i requisiti previsti dalla Corte di Giustizia europea, non ha ancora visto riconosciuto il suo diritto alla stabilizzazione.

Per gli insegnanti è necessario salvaguardare il principio costituzionale della libertà d’insegnamento, riaffermare l’unicità della funzione docente e la specificità della loro professionalità. Sottolineato che, negli anni, il carico di lavoro dei docenti è fortemente aumentato senza corrispondenti incrementi economici, l’obiettivo è quello di riconoscere il loro lavoro “effettivo”, contrastando gli aspetti negativi collegati alla “Buona Scuola”, come il sistema del “bonus” connesso alla valutazione o quello della chiamata diretta.

Per il personale Ata, dimenticato dalla legge sulla “Buona Scuola”, è necessario prevedere nuove immissioni in ruolo e uno specifico organico funzionale con cui contrastare i tagli agli organici inflitti negli scorsi anni e le recenti norme che limitano le sostituzioni degli assenti. Per il personale amministrativo, tecnico ed ausiliario, vi è anche l’obiettivo di porre fine all’utilizzo delle esternalizzazioni e di estendere la presenza degli assistenti tecnici ad ogni ordine di scuola.

Scopo dello sciopero è anche quello di ripristinare corrette relazioni sindacali a tutti i livelli, incluso quello delle istituzioni scolastiche. Per quanto riguarda i dirigenti scolastici è necessario  porre fine alla carenza degli organici e al conseguente sistematico utilizzo delle reggenze che appesantiscono il lavoro dei dirigenti stessi, cui sono assegnate più scuole, e incidono negativamente sulla funzionalità delle istituzioni scolastiche. Ricordato che, in questi ultimi anni, i dirigenti scolastici hanno subito un incremento delle responsabilità ed una costante riduzione delle retribuzioni, le organizzazioni sindacali chiedono una ridefinizione delle  responsabilità e il riconoscimento di compensi economici adeguati e tali da superare l’attuale sperequazione con la dirigenza pubblica.

Sulla base di queste motivazioni ed obiettivi le segreterie regionali Flc Cgil, Cisl scuola, Uil scuola e Snals-Confsal invitano gli insegnanti, il personale educativo, il personale amministrativo, tecnico e ausiliario e i dirigenti scolastici delle scuole del Friuli Venezia Giulia ad aderire allo sciopero del 20 maggio 2016.