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Vaccini e scuola, gli episodi di Latisana e Pasiano. Telesca: “I No Vax casi isolati”

Maria Sandra Telesca

“Bene il regolare accoglimento in asilo della bimba di Latisana per la quale la madre aveva inviato la raccomandata che comprova la richiesta di un appuntamento vaccinale”: così l’assessore regionale

alla Salute e Integrazione sociosanitaria Maria Sandra Telesca sul caso della bambina che non aveva avuto accesso al locale asilo prima che venisse appurata la volontà espressa di vaccinare. In generale, ha aggiunto l’assessore, “il lavoro di informazione su un tema così importante sta procedendo bene, con l’intento di applicare la legge senza creare disagi ai genitori”. “Stiamo raccogliendo molte testimonianze e attestazioni positive dai genitori sull’impegno a diffondere un’informazione chiara e capillare con il supporto di tutti gli attori del sistema scolastico e sanitario – ha osservato Telesca -, mentre i casi di deliberata volontà di non vaccinare i figli sono isolati. Questi casi sono normati per legge in maniera chiara e i genitori che ne se rendono protagonisti – ha concluso l’assessore regionale – sanno quali responsabilità si assumono”.

IL CASO DI LATISANA

Porta la figlia all’asilo senza firmare l’autocertificazione sull’avvenuta vaccinazione e quando la scuola la richiama agli obblighi di legge la mamma chiama i Carabinieri. L’episodio – riportato oggi dal Messaggero Veneto – si è verificato ieri mattina in una scuola dell’infanzia di Latisana. Il personale dell’istituto aveva già richiamato venerdì la donna, ricordandole l’obbligo di presentare l’autocertificazione. Ma ieri la donna ha riportato la figlia a scuola senza i documenti richiesti e, a fronte della nuova richiesta del personale di firmare i certificati, la signora ha richiesto l’intervento di Carabinieri e Polizia locale che hanno solo registrato l’episodio. La bambina è stata ammessa a scuola con riserva per un solo giorno. Oggi dunque è stata regolarmente accolta all’asilo. Il legale della mamma ha presentato questa mattina la cartolina di invio della raccomandata con cui la signora ha chiesto un appuntamento all’azienda sanitaria per la vaccinazione. Lo apprende l’ANSA dal sindaco di Latisana, Daniele Galizio, che sottolinea che a questo punto “c’erano gli elementi per accogliere la bambina in asilo”. La normativa prevede infatti che sia firmata l’autocertificazione di avvenute vaccinazioni o prodotta la prova di aver chiesto un appuntamento all’azienda sanitaria.

IL RACCONTO DEL GENITORE

“Stralunate… E siamo ancora quà E già… Vediamo se dopo il comandante dei vigili e il maresciallo dei carabinieri dobbiamo chiamare qualcun altro”. E’ con questo post pubblicato sul suo profilo Facebook, con una foto sua e della bambina in braccio, che la mamma di Latisana ha cominciato ieri mattina a raccontare sui social la sua storia. La figlia, in un primo momento non era stata accolta in asilo al suo rifiuto di firmare l’autodichiarazione richiesta. Il resoconto di una “mattinata intensa oggi in asilo” lo ha postato invece in serata spiegando la sua posizione con un altro lungo post in cui ripercorre tutte le tappe della vicenda. “La legge sui vaccini prevede diverse opzioni ovvero la presentazione di un autodichiarazione in cui si indica quali vaccinazioni sono state effettuate, esonero, omissione o copia della richiesta di appuntamento presso l’Asl per la vaccinazione. Pertanto io che non ho vaccinato allego copia di raccomandata all’Asl – continua – Venerdì vengo diffidata dal portare mia figlia in asilo in quanto non ho compilato e firmato l’autodichiarazione da loro imposta dalla regione FVG. Documento assolutamente non conforme ai fini della legge che pertanto rifiuto di firmare”

IL CASO DI PASIANO DI PORDENONE

Un bambino straniero è stato rimandato a casa dall’Istituto comprensivo di Pasiano (Pordenone) per non aver prodotto la documentazione relativa alle vaccinazioni obbligatorie. Lo apprende l’ANSA dal dirigente scolastico Maurizio Malachin. “Da quanto mi è stato riferito dai collaboratori – ha spiegato il preside – non si tratterebbe di mancata profilassi, ma dell’assenza dei certificati. La famiglia non ha avuto riserve. Ha accettato di buon grado il provvedimento e ha fatto sapere che regolarizzerà la posizione quanto prima, asserendo di non essere al corrente della necessità di questo tipo di documentazione”. Nella giornata di ieri, l’Istituto comprensivo aveva messo a disposizione alcuni mediatori culturali per spiegare nel dettaglio le novità introdotte in fatto di vaccini a partire da quest’anno scolastico. In totale, a Pasiano sono dodici gli alunni che ancora non hanno prodotto adeguata documentazione, ma gli altri undici bambini oggi erano ancora assenti in maniera volontaria dalle lezioni

Un pensiero su “Vaccini e scuola, gli episodi di Latisana e Pasiano. Telesca: “I No Vax casi isolati”

  • Dario Teon

    Buonasera, chissà come mai gli Stranieri quando devono assolvere a dei DOVERI non li conoscono MAI mentre quando devono pretendere dei DIRITTI li conoscono BENISSIMO. Davvero “Strana” questa cosa.

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