CulturaGemonese

Una serata a Gemona ricordando mons. Gastone Candusso

Giovedì 29 settembre alle 20.45, al Centro Parrocchiale Glemonensis di Gemona, ci sarà un  incontro dedicato alla figura di mons. Gastone Candusso, sacerdote amato da molti che ha lasciato a Udine e Gemona del Friuli una traccia indelebile del suo operato.

I presentatori della serata saranno Alessandro Vigna, membro dello staff organizzativo de “Il Caffè del venerdì” di Udine, e la giornalista Antonella Lanfrit. Durante l’incontro verrà proiettato il videodocumentario di Fabrizio Zanfagnini dedicato al sacerdote “Un crocifisso da un euro e mezzo”, il cui titolo riprende l’intestazione data da don Gastone al suo testamento spirituale, scritto poco prima di morire nell’aprile del 2011.

“Don Gastone Candusso è presente nel cuore dell’intera comunità friulana, perché attraverso la sua gioia di essere prete, il suo carisma, il suo impegno, la sua capacità di mettersi sempre in gioco è riuscito a coinvolgere tutti, anche coloro i quali non frequentavo la chiesa, da Udine a Gemona del Friuli. Don Gastone incarnava il dono dell’altruismo, convinto che anche solo un sorriso potesse alleviare le situazioni difficili e, molte volte, cambiarle positivamente. Lui così viveva e così agiva. Ricordarlo questa sera ci aiuta a riflettere per riscoprire dentro di noi il piccolo grande tesoro che ci ha lasciato in eredità”.

È il messaggio che l’assessore regionale alle Finanze Barbara Zilli porterà al teatro Glemonensis.

“Aveva una grande passione per la sua comunità a cui si dedicava completamente, lui c’era sempre – ha aggiunto Zilli -: c’era per tutti, in particolare per i giovani che sapeva coinvolgere. L’oratorio di San Marco nel periodo in cui il monsignore svolse il suo ministero nella comunità a Udine ne è testimonianza. Don Candusso ha avuto anche il grande pregio di guardare lontano, senza timori anche quando ha investito, rischiando, nella casa di Forni Avoltri, luogo di incontro, di ospitalità e confronto. Una casa parrocchiale, a lui intitolata, che il sacerdote aveva contribuito anche materialmente a realizzare lavorando con i parrocchiani e che oggi è un importante luogo di crescita per i nostri giovani. Un posto che contraddistingue quel senso di comunità insito in don Gastone e da sempre pilastro della nostra società friulana e di cui oggi avvertiamo tanto il bisogno”.