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Tutela del resiano e delle sue varianti linguistiche, ampliata la platea dei beneficiari

La Giunta regionale, su proposta dell’assessore ai Corregionali all’estero e lingue minoritarie Pierpaolo Roberti, ha approvato lo schema del ‘Regolamento per la concessione di finanziamenti per interventi in favore del resiano e delle varianti linguistiche delle Valli del Natisone, del Torre e della Val Canale’, ampliando così la platea dei soggetti che posso partecipare ai bandi per la tutela delle lingue minoritarie parlate in Friuli Venezia Giulia.
Come ha spiegato Roberti “fino ad ora potevano essere finanziati solo i progetti presentati dagli enti iscritti all’Albo regionale delle organizzazioni della minoranza linguistica slovena e dal Comune di Resia. Ora questa impostazione viene superata consentendo anche agli enti e alle associazioni non iscritte all’Albo, purché operanti o aventi sede legale nei territori di tutela del resiano e delle sue varianti linguistiche”.

L’assessore ha quindi chiarito che “i fondi verranno concessi in base ad una graduatoria stilata dalla Regione. Al fine di garantire il finanziamento di progetti attinenti sia al resiano sia alle varianti linguistiche e di premiare i progetti migliori, verranno finanziati il primo programma classificato a tutela del resiano e i primi due classificati a tutela delle varianti linguistiche delle Valli del Natisone, del Torre e della Val Canale. I restanti progetti sono verranno sostenuti secondo l’ordine della graduatoria”.

Entrando nello specifico del regolamento, per quanto riguarda le iniziative di tutela del Resiano potranno presentare domanda di finanziamento il Comune di Resia, gli enti e le associazioni, anche non iscritti all’Albo regionale delle organizzazioni della minoranza linguistica slovena, che hanno sede oppure operano all’interno del territorio comunale. Per le iniziative a tutela delle varianti linguistiche delle Valli del Natisone, del Torre e della Val Canale potranno, invece, presentare domanda i Comuni di Attimis, Cividale del Friuli, Drenchia, Faedis, Grimacco, Lusevera, Malborghetto-Valbruna, Nimis, Povoletto, Prepotto, Pulfero, San Leonardo, San Pietro al Natisone, Savogna, Stregna, Taipana, Tarvisio e Torreano e gli enti e le associazioni anche non iscritti all’Albo regionale delle organizzazioni della minoranza linguistica slovena con sede o operanti all’interno del loro territorio comunale.

Le domande potranno essere presentate singolarmente oppure nell’ambito di un rapporto di partenariato tra il primo gennaio e il 31 gennaio di ciascun anno. I finanziamenti, che partono da un minimo di 2.500 euro e possono raggiungere la cifra massima di 5mila euro se il programma è presentato da un singolo soggetto e di 15mila euro in caso di partnership, sono concessi entro i limiti delle risorse disponibili e il beneficiario può chiederne l’erogazione in forma anticipata fino all’80 per cento dell’importo concesso.