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Tre podi per l’Arco Club Tolmezzo ai Campionati regionali di tiro di campagna

Si sono svolti a San Vito al Tagliamento i Campionati regionali di tiro di campagna, più propriamente Hunter e field.
La disciplina prevede che gli arcieri compiano un percorso in campagna o bosco, in questo caso 3 km, fermandosi alle piazzole stabilite e tirando da diverse distanze a diverse tipologie di bersagli dai 20 agli 80 cm di diametro. In totale sul percorso sono disposti 24 bersagli, 12 considerati “Field” ovvero a distanze conosciute, e 12 Hunter, ovvero a distanze sconosciute dove la bravura dell’arciere sta a riconoscere la distanza posizionando correttamente il mirino per ottenere un tiro efficace.

Guglielmo Vidale 3°
Alla gara hanno partecipato che diversi atleti provenienti dal Friuli, dalle regioni limitrofe nonché da Austria e Slovenia.
Presenti anche 3 atleti dell’Arco Club Tolmezzo, ovvero Paola Battaia e Federico Conti, alla loro primissima gara di questa tipologia, e il veterano Guglielmo Vidale, classe 1944, già campione italiano di categoria in questa disciplina nel 2010 e detentore del record italiano di classe per il tiro a 70 metri.

Federico Conti 2°

La gara ha laureato Paola Battaia campionessa regionale di categoria senior compound femminile e assoluta regionale compound (titoli non ufficialmente riconosciuti in quanto non vi sono state sfidanti), mentre nella classifica generale per punteggio ha guadagnato un 4°posto.

Federico Conti, Senior compound Maschile, si è piazzato 5° in classifica generale per punteggio, 2° in classifica regionale e 4° nella classifica regionale assoluti compound maschile.
Guglielmo Vidale, alla sua prima gara dopo il rientro sulle scene sportive, ha guadagnato un 4°posto nella classifica per punteggio, 3°posto in classifica regionale di categoria e 5°posto in classifica regionale assoluti compound.

Paola Battaia 1a

Continuano quindi anche nella stagione estiva le soddisfazioni per il coach Livio Angeli, questa volta in una disciplina poco praticata a livello regionale, nonostante abbia il potere di permettere agli arcieri di dimostrare le loro doti di tiro nelle più diverse condizioni ambientali su terreni a volte anche in pendenza o sconnessi, richiamando così l’origine ancestrale del tiro con l’arco.