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Tolmezzo, sul “caso buste” Poste-Pigna Bubisutti (Lega) interroga il Ministro del Lavoro

La parlamentare carnica Aurelia Bubisutti ha proposto un’interrogazione scritta al Ministro del lavoro e delle politiche sociali Andrea Orlando relativa alla vicenda Pigna Evelopes, che rischia di comportare la perdita di parte dei 65 posti di lavoro nello stabilimento di Tolmezzo per la scelta di Poste Italiane di delocalizzare ad imprese estere la produzione delle buste.

L’esponente della Lega ricorda che da oltre 20 anni Pigna S.p.A., azienda leader di cartotecnica in Italia, serve Poste italiane per la fornitura delle buste. Nel dicembre 2020 Poste ha indetto una gara, avente ad oggetto “la fornitura di buste per l’imbustamento automatico della corrispondenza massiva, alla cui procedura selettiva sono state invitate cinque imprese italiane e quattro imprese in ambito dell’Unione europea, tra cui Blasetti e Pigna Envelopes, già esecutrici della precedente fornitura affidata a seguito di un confronto competitivo, espletato nel 2018, cui avevano partecipato solo le aziende Blasetti e Pigna Envelopes, entrambe assegnatarie di un contratto fino a giugno 2021.

Aurelia Bubisutti

Bubisutti prosegue spiegando: “Ci risulta che la mancanza di determinati requisiti, la presenza invece di requisiti capestro e l’eccessivo ribasso dell’appalto stesso, non abbia messo in condizione le principali aziende del territorio nazionale, ovvero Pigna e Blasetti, di partecipare al bando. Il nuovo confronto competitivo taglia fuori tutte le aziende italiane, ma Poste ha proceduto per l’offerta economicamente più vantaggiosa, ovvero 0,001 centesimi in meno a busta, a scapito della qualità, della celerità del servizio offerto e senza considerare le mancate entrate dello Stato derivanti dalle tasse che Pigna e i suoi fornitori italiani non pagheranno più nella filiera”.

La parlamentare tolmezzina prosegue ricordando che dal 1839 Pigna Envelopes produce una vasta gamma di buste commerciali e a sacco. Opera nel settore cartotecnico dal 1839 occupandosi delle forniture di materiale per diverse aziende. Nello stabilimento di Tolmezzo si producono 2 miliardi di pezzi all’anno e vengono impiegati 65 lavoratori più l’indotto.
“Con una montagna che si sta spopolando, non possiamo assistere inermi a questo nuovo attacco alla occupazione ed alla tenuta del sistema socio demografico carnico – scrive Aurelia Bubisutti -. In altri Paesi per l’emergenza pandemica alcuni bandi sono stati prorogati e si è avuto più attenzione ai produttori nazionali”.

Di conseguenza viene chiesto al Ministro “quali iniziative, anche di natura normativa, intenda porre in essere per escludere l’affidamento degli appalti in base a prezzi individuati con criteri che rendono drasticamente meno competitive le imprese italiane, che sono sottoposte a maggiori costi dovendo rispettare normative fiscali, a tutela dei lavoratori e dell’ambiente, a cui non sono tenute le imprese straniere che, per questo, sono avvantaggiate nell’assegnazione della gara”.