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Tolmezzo, il sindaco Brollo replica a Mazzolini: “Non ci sono profughi in arrivo”

“L’ho detto in consiglio comunale, lo hanno ribadito in prefettura e in regione: non ci sono 300 profughi in arrivo alla Caserma Cantore. Eppure c’è chi, a corto di idee (Stefano Mazzolini), dà voce a voci. Cara, anzi nemmeno tanto cara, Lega Nord, facciamo un gioco: di colpo, come per magia, facciamo che non ci sia sul territorio italico più alcun profugo, immigrato o straniero. Ok? Fatto? Desiderio esaudito. Ecco, magicamente senza la vostra ossessione cosa fareste?” Inizia così il post pubblicato ieri sulla propria bacheca Facebook del sindaco di Tolmezzo, Francesco Brollo, in replica all‘intervento del responsabile immigrazione della Lega Nord in Friuli, Stefano Mazzolini. Questa l’intervista rilasciata dal sindaco ai nostri microfoni:

 

7 pensieri riguardo “Tolmezzo, il sindaco Brollo replica a Mazzolini: “Non ci sono profughi in arrivo”

  • Mah, cosa dire. Mazzolini allarmista o Brollo troppo sicuro di se?
    Se mi chiedete di chi mi fido di più dei due… preferisco un’altra domanda.
    Ma il recente passato non pone di certo a favore di Brollo.
    Mi ricordo che in campagna elettorale diceva che i lavori della piazza non si sarebbero fatti e che avrebbe restituito il finanziamento… Sempre durante la campagna elettorale dichiarava che Zearo sulla Coopca stava facendo allarmismo inutimente… Semore in campagna elettorale duchiarava che grazie alla candidata presidente Serracchiani avrebbe sistemato Palazzo Frisacco e che avrebbe salvato il Tribunale… Una volta eletto garantiva ad alta voce a mezzo stampa e a tutti i Sindaci che nei vari cda sareddero stati nominati volti nuovi, con un ricambio generazionale e sulla base di curriculum ( infatti nominato Presidente Bim la stessa persona per la quarta volta consecutiva; Presidente Boschi Carnici per la seconda volta un pensionato statale in barba alla legge Madia; cda Cosilt lasciando a casa due persone che avevano presentato curriculum all’apposita commissione). Ciò detto mi pare ovvio che sará meglio diffidare. Potrebbe arrivare da un momento all’altro un ordine dall’alto a cui Brollo, ora nominato anche presidente dell’UTI, difficilmente potrá dire di no.

  • La Carnia è terra di emigrazione. Non sarà un problema accogliere qualche decina di persone proveniente da altre parti del mondo, no?! O ci siamo così dimenticati del nostro passato da aver perduto anche quel minimo di sensibilità e di intelligenza che ti rende disponibile ad aprire la porta a chi chiede un aiuto? Ai politici opportunisti della Lega, quelli che ieri gridavano contro i terroni (ricordate?) rispondiamo con una pernacchia. La nostra è terra di libertà e di diritti. I nostri nonni hanno versato il loro sangue per garantircelo. Accogliere i richiedenti asilo significa anche testimoniare fedeltà alla nostra storia.

  • La nostra è NOSTRA!!!

  • La Carnia … terra di passaggi, di mescolanze e ibridazioni… nostra di chi? dei Carni, dei Romani, dei Visigoti, degli Unni, dei Longobardi, dei Franchi, dei ‘Patriarchini’, dei Friulani, dei Veneziani, degli Austroungarci, degli Italiani? E perché no, dei fascisti di Salò, dei nazisti, dei Cosacchi, dei partigiani, dei Dorotei, dei Morotei? O dei Berlusconiani? O dei Serracchiani? Benvenuta gente nuova e portatrice di diversità in questa terra vecchia e noiosa che sta morendo!

  • Se è vecchia e noiosa, caro f.b., può anche andarsene altrove! Nessuno la obbliga a rimanere. La Carnia è il luogo più bello e incontaminato al mondo, che qualcuno sta cercando di rovinare, svuotandola del proprio popolo e riempiendola di immigrati.

  • luigi cacitti

    Bravo Andrea. Come te la pensa la maggioranza della gente ma tutti hanno pura a dirlo o a scriverlo.
    In Carnia come in tutta Italia, una persona anziana che beneficia della pensione sociale ITALIANA (per sopravvivere) gli riconoscono a malapena 500 euro al mese e deve pagarsi affitto, gas, luce, scheda telefonica o telefono, acqua, depurazione, canone televisivo, biglietto corriera, immondizie, riscaldamento, medicinali e visite medice e qualche pacchetto di sigarette da fumarsi in totale solitudine e farsi la spesa di ogni giorno. A chi arriva da oltre confine tutto ciò viene garantito alla “misera somma” di minimo 35 euro al giorno = circa 1000 euro al mese. E questo per voi sarebbe UMANITA?. Vergognatevi siete diventati irrispettosi dei nostri concittadini, quelli che la guerra l’anno affrontata veramente rimanendo in Patria a combattere per la libertà. E per giunta allo studio del Governo Nazionale c’è la proposta di ridurre ulteriormente le pensione sociali. Doppia vergogna!

  • Galdino Leschiutta

    Non sono contrario ai profughi, ma paragonarli ai nostri emigranti mi pare assurdo.
    La differenza infatti è proprio li! I nostri andavano all’estero a lavorare, oggi (vado per lavoro ogni giorno a Udine) vedo gente che gira a vuoto tutto il giorno e, francamente non so se per colpa loro o dei ns, politici che parlano tanto e concretizzano poco.
    Provate a girare i boschi della Carnia e vi renderete conto che quello che un tempo era considerato un patrimonio, specie per i Comuni, ora è invaso dai rovi e vi regnano solo vipere e cinghiali.
    Io farei lavorare, naturalmente dietro compenso ridotto, queste persone che accogliamo, anche per dargli dignità, Credo che quest’ultimo termine animasse i nostri emigranti.
    Come ex dipendente Coopca sono rimasto, per fortuna, a casa solo un mese ma penso sempre ai tanti colleghi che non hanno trovato lavoro ed a come si sentiranno.
    PER ME ILLAVORO, PRIMA CHE I SOLDI, DA DIGNITA’ ALLE PERSONE

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