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Tolmezzo celebra l’anniversario della Liberazione anche con un evento on line

Anche quest’anno, nel rispetto delle misure anti-covid, il programma delle celebrazioni previste a Tolmezzo in occasione dell’anniversario della Liberazione, subisce una drastica riduzione.

Tuttavia, come l’anno scorso, l’Amministrazione comunale e la Sezione ANPI non hanno voluto rinunciare alla deposizione di una corona d’alloro in via Del Din, seppur senza la presenza del pubblico, domenica 25 aprile alle 10.30.
Un gesto dovuto in memoria di Renato Del Din, Maria Agata Bonora, Gentile Cargnelutti, Sara Menchini, Franca Marini e, simbolicamente, di tutti coloro che per la libertà hanno sacrificato la propria vita.

Il programma di quest’anno, prevede la Santa Messa in Duomo (domenica alle 9.30) e anche un evento on line organizzato per sabato 24 aprile alle 20.30 in diretta dalla pagina Facebook del Comune di Tolmezzo. Realizzato in collaborazione con Aps Reset, l’appuntamento accessibile liberamente a tutti, anche ai non iscritti, sarà incentrato sulla presentazione del libro “La resistenza spiegata a mia figlia” di Alberto Cavaglion. Lo storico e docente dell’Università degli studi di Firenze, dialogherà con l’assessore alla cultura Marco Craighero, il presidente dell’Anpi di Tolmezzo Pasquale D’Avolio, la studentessa Dalila Angileri e la referente del Gruppo scuola dell’Anpi Udine Nadia Mazzer. La serata ruoterà attorno all’attualità dei valori della Resistenza, mettendo in relazione la storia e le nuove generazioni, ragionando sul lascito contemporaneo della lotta partigiana e della Liberazione dal nazifascismo.
“Continuiamo il percorso dei nostri eventi celebrativi online con un appuntamento peculiare, poiché tramite questo incontro riusciamo a mettere in contatto diverse generazioni, con l’obiettivo di creare un ponte intergenerazionale che ponga le basi per un dialogo costruttivo e stimolante, volto ad affermare il carattere universale dei valori derivanti dalla Liberazione – spiega l’assessore Marco Craighero -. “Il libro di Cavaglion è una preziosa testimonianza di come si possa e si debba parlare della Resistenza tutt’oggi e di come sia importante farlo assieme ai più giovani, rivolgendosi ad una platea ampia composta da diverse fasce d’età. È un lavoro che ci mostra la straordinarietà di una storia fatta di speranza e di una presa di coscienza collettiva, attraverso cui riflettiamo sulla costruzione della nostra democrazia e sul lavoro che c’è ancora da fare per difenderla e migliorarla, nel rispetto e nella memoria di chi ha dato sé stesso, fino talvolta alla propria vita, per quell’obiettivo”.