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Tarvisio ha ricordato l’eccidio di Malga Bala

Ieri mattina l’Arma dei Carabinieri e la Comunità tarvisiana hanno ricordato – con la tradizionale e sentita cerimonia – l’eccidio dei 12 Carabinieri trucidati il 25 marzo 1944 a Malga Bala (oggi Slovenia), decorati di Medaglia d’Oro al Merito Civile alla memoria.

La cerimonia commemorativa è iniziata con la Santa Messa nella Chiesa “Santi Pietro e Paolo” di Tarvisio, celebrata dal Parroco di Tarvisio, Don Claudio Bevilacqua.

_DSC_7682Al termine della funzione religiosa il Comandante Interregionale Carabinieri “Vittorio Veneto”, Generale di Corpo d’Armata Carmine Adinolfi, accompagnato dal Vice Sindaco di Tarvisio Renato Zanette, dal Vice Presidente del Consiglio regionale F.V.G. Paride Cargnelutti, dal Commissario del Governo per la Regione F.V.G. e Prefetto di Trieste Annapaola Porzio, dal Prefetto di Udine Vincenzo Zappalorto, dal Generale di Corpo d’Armata Luigi Federici (già Comandante Generale dell’Arma dei Carabinieri), dall’Ispettore Regionale dell’Associazione Nazionale Carabinieri, Generale di Corpo d’Armata Michele Cristofolo Ladislao e dall’Assessore Regionale Mariagrazia Santoro, ha deposto una corona d’alloro all’interno del tempietto adiacente alla chiesa, dove sono ancora custoditi i resti di sette dei dodici Caduti (gli altri sono stati nel tempo traslati e tumulati nei rispettivi paesi di origine).

Un picchetto di Carabinieri in grande uniforme ha reso gli Onori ai Caduti al suono del Silenzio d’ordinanza, ed a conclusione della cerimonia hanno preso la parola il Vice Sindaco di Tarvisio ed il Comandante Interregionale dell’Arma, il quale nel ringraziare della presenza i familiari dei Caduti e tutti gli intervenuti, ha voluto ricordare l’importanza del diuturno impegno dei Carabinieri a favore delle Comunità.

Oltre ai familiari dei Caduti, erano presenti la Prof.ssa Paola Del Din, decorata di Medaglia d’Oro al Valor Militare, il Colonnello Ezio Di Bernardo, portatore della Medaglia d’Oro al Valor Militare del fratello Luigi, il Comandante Interregionale della Guardia di Finanza, Gen D. Giuseppe Gerli, il Gen. C.A. Alberto Ficuciello, i Sindaci della Comunità Montana Valcanale-Canal del Ferro, i rappresentanti delle altre forze armate e di polizia, nonché alcuni rappresentanti delle forze di polizia austriache e slovene.

Significativa è stata la presenza di numerosi appartenenti alle Sezioni dell’Associazione Nazionale Carabinieri della Provincia di Udine con i relativi Labari, quella dei militari del Consiglio di Base di Rappresentanza della Legione Carabinieri, e quella dei militari in servizio nei reparti dell’Arma del comprensorio.



ECCIDIO DI MALGA BALA, 23-25 marzo 1944

 

Era l’inverno 1943, quando, a causa della situazione di guerriglia in corso, fu costituito un distaccamento fisso di Carabinieri a protezione della centrale idroelettrica in località Valle di Bretto di Sotto che forniva energia all’intera vallata.

             Il distaccamento, costituito con 16 uomini comandati da un sottufficiale ed accasermato in un fabbricato della centrale posto alla base della condotta forzata, iniziò il servizio il 28 gennaio 1944.

            Dopo circa due mesi, la sera del 23 marzo, il Vice Brigadiere Dino PERPIGNANO, comandante del presidio, mentre si accingeva, libero dal servizio, a rientrare in caserma, cadde in un agguato di alcuni partigiani slavi.

            Il sottufficiale, minacciato con le armi, fu costretto a fare aprire la porta della caserma, consentendo in tal modo l’irruzione all’interno dei componenti il commando, in agguato nelle vicinanze.

            I Carabinieri presenti, colti di sorpresa nel sonno, furono immediatamente e irrimediabilmente sopraffatti.

            La stessa notte, sotto strettissima vigilanza, gli undici Carabinieri ed il Vice Brigadiere furono condotti alla chiusa di Plezzo e di lì, dopo ore di cammino, in Valle Bausizza, sino a giungere, probabilmente uno o due giorni dopo, come narrano le fonti, in località Malga Bala.

            Qui i furono rinchiusi in una stalla, depredati dei loro averi, e il 25 marzo trucidati, dopo violenze indescrivibili, non riscontrabili neanche nelle pagine di storia più cruente.

            Scattato l’allarme, ormai tardivo, le ricerche dettero esito positivo solo dopo diversi giorni allorquando, il 31 marzo, poco distante dalla Malga, una pattuglia di militari tedeschi rinvenne, parzialmente coperte dalla neve, le salme dei dodici sventurati.

            Raccolte e trasportate a fondo valle, il 2 aprile furono poi trasferite a Tarvisio.

Il successivo 4 aprile, al termine di solenne cerimonia funebre, i resti dei dodici Carabinieri furono sepolti in località Mànolz di Tarvisio.

Dal settembre 1957, grazie all’opera del “Comitato Onoranze ai Caduti nel Comune di Tarvisio”, che ha ultimato la costruzione del tempio ossario all’interno della torre medievale, riposano in esso, unitamente a 14 combattenti del XVII Settore delle Guardie alla Frontiera ed a 5 militari tarvisiani.

        Il 27 marzo 2009, il Presidente della Repubblica ha conferito alla memoria del V.Brigadiere Dino PERPIGNANO e dei Carabinieri Pasquale RUGGERO, Domenico Giuseppe DAL VECCHIO, Lindo BERTOGLI, Primo AMENICI, Antonio FERRO, Adelmino ZILIO, Attilio FRANZAN, Fernando FERRETTI, Ridolfo COLZI, Piero TOGNAZZO e Michele CASTELLANO la Medaglia d’Oro al Merito Civile, con la seguente motivazione:

 “Nel corso dell’ultimo conflitto mondiale, in servizio presso il posto fisso di Bretto Inferiore, unitamente ad altri commilitoni, veniva catturato da truppe irregolari di partigiani slavi, che, a tappe forzate, lo conducevano sull’altopiano di Malga Bala. Imprigionato all’interno di un casolare, subiva disumane torture che sopportava con stoica dignità di soldato, fino a quando, dopo aver patito atroci sofferenze, veniva barbaramente trucidato. Preclaro esempio di amor patrio, di senso dell’onore e del dovere, spinti fino all’estremo sacrificio”.