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Subito festa per Lisa Vittozzi ai Mondiali di biathlon: la staffetta mista è d’argento!

Si aprono alla grande i Mondiali di biathlon per l’Italia, con la staffetta mista splendido argento.

Una gara meravigliosa da parte di tutto il quartetto azzurro quella di Oberhof, in Germania.

Lisa Vittozzi è stata autrice di una più che positiva prima frazione, chiusa con un errore in piedi (subito recuperato con la ricarica) e il secondo posto al cambio con Dorothea Wierer a 9″7 dalla leader della classifica generale di Coppa del Mondo, la francese Julia Simon. Terza la Slovacchia a 14″8. In ritardo la Norvegia, ottava a 55″, a causa del giro di penalità in piedi di Tandrevold.

Lisa Vittozzi durante la gara odierna (© Pierre Teyssot / Pentaphoto)

Anche Dorothea commette un errore in piedi e lo recupera subito, scatenandosi poi nell’ultimo giro. Al cambio con Didier Bionaz l’Italia è in testa, Francia a 6″3, Germania e Svezia a 27″, Norvegia a 50″.

Il valdostano si difende bene, lanciando Tommaso Giacomel in terza posizione a 8″ da Norvegia e Francia, con Svezia quarta a 14″7.

Tommaso si ritrova all’ultimo poligono in testa assieme al fenomeno norvegese Johannes Boe e si ritrova all’ultimo tiro con il colpo decisivo. L’errore, recuperato con la ricarica, gli consente comunque di chiudere secondo a 11″6 dalla Norvegia. Bronzo alla Francia a 56″, con Fillon Maillet che rimedia all’ultimo momento all’errore di tracciato prima del rettilineo finale.

Per Lisa, 28 anni di Sappada cresciuta nell’ASD Camosci, si tratta dell’ennesima grande giornata in una stagione semplicemente meravigliosa.

“Iniziare Il programma con la staffetta mista dove sappiamo di avere ottime chance è difficile, però è stata una gara divertente, abbiamo spinto bene sugli sci e personalmente ho realizzato due ottime serie – dice la sappadina -. La pista mi piace, stavolta era importante rompere il ghiaccio e capire come gestire al meglio il tracciato, penso di avere fatto una buona prestazione. Le sensazioni sono belle, non sono ancora al 100% della forma ma conto di arrivarci sin dalla sprint”.

(in copertina da sinistra Vittozzi, Wierer, Bionaz e Giacomel)