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Serracchiani: «Salvini operi per il ripristino della strada di Passo Monte Croce Carnico»

“Il ministro Salvini dica se intenda operare al più presto per il ripristino della strada SS52 bis, dando conto del modo in cui il Governo intende intervenire per offrire supporto concreto a un’area transfrontaliera che non può essere abbandonata a se stessa ma anzi necessita di interventi mirati, risolutivi e urgenti”. La deputata Debora Serracchiani (Pd) rende nota l’interrogazione che ha indirizzato al ministro delle Infrastrutture e Trasporti Matteo Salvini in riferimento alla frana sulla strada che porta al Passo Monte Croce Carnico.
Serracchiani ricorda al ministro che “alla fine del 2017 è stato presentato da Anas e Regione Friuli Venezia Giulia il Piano per la riqualificazione e la messa in sicurezza della strada statale 52bis ‘Carnica’ e del passo di Monte Croce Carnico, che prevedeva 32 interventi di consolidamento e miglioramento della viabilità, per un investimento complessivo di oltre 63 milioni di euro, interamente finanziati dal Contratto di Programma Anas-Mit 2016-2020 per 30 milioni di euro e dal Fondo Sviluppo e Coesione che aveva autorizzato una spesa complessiva di 33 milioni di euro”. Questo Piano faceva seguito alla stipula di un protocollo d’intesa sottoscritto nel 2016 tra la Direzione centrale Infrastrutture e territorio della Regione, il Compartimento ANAS FVG e il Land Carinzia.
Serracchiani chiede dunque di sapere “se ci sono già degli studi di fattibilità per una via di collegamento alternativa in zona, come immaginato nei decenni passati, con una variante da rendere utilizzabile in una porzione di territorio meno esposto a pericoli di frane costanti o ripensando concretamente alla soluzione relativa ad un tunnel che colleghi i comuni di Paluzza e Kötschach-Mauthen”.
“Eccettuato un progetto presentato dalla Carinzia nel 2019 rimasto senza seguito – aggiunge la deputata –, è legittimo chiedersi se ci siano stati interventi condivisi e attuati in conseguenza del Protocollo tra Regione, Carinzia e Anas. E se le risorse siano state impiegate o siano ancora a disposizione”.