CronacaFVG

Scuola, in zona arancione in aula le medie e il 50% delle superiori FVG

Lezioni integralmente in presenza per tutte le classi delle scuole medie; attività in aula anche per almeno il 50% della popolazione scolastica delle superiori; si conferma lo svolgimento in presenza per qualsiasi attività implichi l’utilizzo di laboratori o sia finalizzata all’inclusione sociale e rivolta ad alunni con disabilità e bisogni educativi speciali o che non siano in possesso dei dispositivi digitali necessari a seguire le lezioni da remoto: è quanto avverrà con il passaggio in zona arancione del Friuli Venezia Giulia.

Lo comunica l’assessore regionale all’Istruzione Alessia Rosolen, di fatto anticipando che dalla prossima settimana il FVG cambierà fascia.

“Premesso che il nostro auspicio era e resta di riportare bambini e ragazzi in aula il prima possibile, riteniamo opportuno e consigliabile – spiega l’assessore – prevedere forme di organizzazione flessibile improntate alla responsabilità, alla prudenza e alla progressività. Per quanto riguarda le scuole superiori, è preferibile adottare inizialmente formule che prevedano il 50% delle lezioni in presenza, per poi procedere a un graduale aumento nelle settimane successive. Il ritorno in zona arancione è stato faticoso, abbiamo l’obbligo di seguire le regole e adottare comportamenti che siano maturi e consapevoli”.

“L’organizzazione degli orari di inizio e fine delle lezioni e il relativo raccordo con gli orari del trasporto pubblico locale – prosegue Rosolen – rientrano nei piani operativi adottati dai Prefetti per i territori di rispettiva competenza. Sin dall’inizio della pandemia, abbiamo sempre mantenuto un atteggiamento trasparente, chiarendo che l’obiettivo è sempre stato riportare i ragazzi in aula compatibilmente con il reale stato dell’arte della curva del contagio. Non ho mai preso parte alla gara di chi profetizza una data per il definitivo ritorno alla normalità: stiamo lavorando per mettere ragazzi, insegnanti e operatori nelle condizioni migliori affinché venga esercitato il diritto all’istruzione”.

“Colgo l’occasione per ringraziare famiglie e personale scolastico a tutti i livelli per la capacità di adattamento dimostrata in questi mesi. Sono stati compiuti passi che sarebbero stati inimmaginabili fino a un anno, fa che ci proiettano verso l’orizzonte di una scuola che maneggi con disinvoltura anche la componente digitale. Con il tempo, la soluzione della didattica a distanza si tramuterà in didattica digitale integrata e costituirà un elemento ulteriore e prezioso di supporto alle lezioni in presenza, nella consapevolezza – conclude l’assessore – che si tratta di una formula complementare ed emergenziale e non sostitutiva rispetto alla scuola nelle aule, alla luce delle note e diffuse valutazioni legate agli aspetti sociali, psicologici, culturali che non possono prescindere dal contatto diretto”.