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Sandanielese bloccato sulle Tre Cime di Lavaredo

Ieri attorno alle 18.30, il 118 ha allertato il Soccorso alpino di Auronzo di Cadore per una coppia di ventiseienni, di San Daniele del Friuli lui, di Treviso lei, rimasti bloccati dal ghiaccio mentre facevano il giro delle Tre Cime. Contattati telefonicamente, i ragazzi hanno risposto che stavano bene e descritto l’itinerario seguito, i soccorritori hanno quindi capito che i due si trovavano tra il Rifugio Auronzo a Forcella Col di Mezzo e hanno detto loro di non spostarsi e di muovere gambe e braccia per riscaldarsi. La squadra si è quindi avvicinata in jeep per poi proseguire a piedi per una ventina di minuti.

Una volta individuati gli escursionisti, seduti infreddoliti dove una risorgenza d’acqua si era trasformata in scivolo ghiacciato, i soccorritori hanno indossato i ramponi e attrezzato il percorso per far attraversare i ragazzi. È stato a quel punto che lui ha manifestato male alla gamba e, interrogato, ha detto di aver sbattuto su un tronco. Quando la squadra ha accompagnato però la coppia allo Chalet Lago d’Antorno perché si scaldasse e riprendesse, il ragazzo, dopo aver iniziato a lamentare dolori, ha avuto dei mancamenti e ha ammesso che in realtà, tentando di superare il tratto ghiacciato, era scivolato per diversi metri fermandosi sulla neve sottostante e aveva sbattuto la schiena. I soccorritori hanno quindi subito fatto arrivare un’ambulanza per trasportarlo all’ospedale e procedere alle verifiche del caso. Anche la compagna, piuttosto scossa, è stata accompagnata a Pieve di Cadore.

L’intervento si è concluso alle 23.30. “Una raccomandazione è d’obbligo – spiegano dal soccorso alpino – qualora vi troviate a contattare il 118, vi preghiamo di fornire tutte le informazioni utili senza omettere niente, in modo da poter organizzare e garantire le operazioni di soccorso più opportune e attinenti a ogni caso. Date le particolari condizioni termiche e di scarso innevamento, vi invitiamo inoltre a prestare la massima attenzione su qualsiasi itinerario, data la presenza diffusa di tratti ghiacciati che possono bloccare il percorso e comportare rischi nell’avanzare”.