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“No a Berlusconi presidente” e il Comune di San Daniele toglie il patrocinio al Festival Costituzione

“Berlusconi non sarà mai il mio presidente» questa la presa di posizione contro l’ipotesi di candidatura del fondatore di Forza Italia al Quirinale che è apparsa sull’home page del sito del Festival Costituzione di San Daniele, curato dall’Associazione per la Costituzione, che invita esplicitamente la comunità a votare una petizione – su una piattaforma online – finalizzata a fermare la corsa al Colle di Silvio Berlusconi.

Immediata la reazione del sindaco del Comune collinare, Pietro Valent, che non l’ha presa affatto bene e che martedì 18 gennaio – fallito un tentativo di “conciliazione” – ha inviato al sodalizio formale richiesta di immediata cancellazione di ogni riferimento al municipio «su qualsivoglia materiale digitale presente in rete e riferibile all’attività dell’associazione per la Costituzione», preannunciando – a riprova dell’entità della frattura – che l’amministrazione non ne patrocinerà le future iniziative.

FORZA ITALIA ALL’ATTACCO

“È di una gravità inaudita l’iniziativa della sedicente organizzazione di pronozione sociale “Per la Costituzione” di San Daniele del Friuli che ha lanciato una petizione contro la candidatura a Presidente della Repubblica Silvio Berlusconi. “Con questa iniziativa l’associazione, alla quale aderiscono istituzioni e enti locali, dimostra di voler travalicare in modo fraudolento l’imparzialità del proprio mandato operando come soggetto politico ben al di sotto delle parti”.
Lo dichiara l’onorevole Sandra Savino, coordinatrice Fvg di Forza Italia riscontrando le motivazioni dell’iniziativa di raccolta firme intitolata “Berlusconi non sarà mai il mio presidente” organizzata dall’associazione sandanielese. Già in passato questa realtà si è fatta conoscere per attività tutt’altro che edificanti, ricorda Savino riferendosi al precedente episodio nel quale il suo presidente, Paolo Mocchi, aveva paragonato le leggi razziali al decreto Salvini: “era già una prima inconfutabile dimostrazione di insostenibile partigianeria condita da un incrocio di pregiudizio storico e ignoranza. Oggi si va ben oltre con un’iniziativa squallida e insensata”.
“Voglio ricordare a Mocchi che Silvio Berlusconi è cittadino italiano e come tale gode dei tutti i diritti previsti dalla Costituzione compreso quello di essere eletto al Quirinale. Rattrista il barbaro modo di intendere la legge a proprio piacimento e di leggere la nostra Carta da parte di un’associazione che se ne serve biecamente invece di difenderla e farla conoscere come afferma di fare. Azioni, queste ultime, per le quali riceve anche finanziamenti pubblici e, come detto, il sostegno di istituzioni locali prima fra queste l’università di Udine”.
Oltre ad aver presentato un’interrogazione al Ministero dell’Interno perché si faccia chiarezza sull’operato dell’Associazione, l’onorevole Savino auspica una pronta e immediata presa di distanza da parte dei soggetti pubblici che vi aderiscono o la sostengono. “Altrimenti – conclude Savino – si configura un corto circuito istituzionale sul quale sarà necessario intervenire in tutte le sedi necessarie”.

LA REPLICA DELL’ASSOCIAZIONE