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Salvataggi, beni di conforto e pulizia delle strade. In FOTO i Soccorsi friulani in Abruzzo

Sono rientrati domenica in serata nella base di Teramo i nove uomini del CNSAS – FVG partiti domenica mattina alla volta dei borghi più isolati per portare aiuti e generi di conforto. Il rientro e qualsiasi spostamento sono molto rallentati dalle cattive condizioni di percorribilità delle strade e del terreno invaso dalle neve. Anche le comunicazioni con la base sono rese difficoltose dall’interruzione dei ponti telefonici a causa della caduta di tralicci. Uno dei tecnici della squadra operativa ha dovuto svincolarsi dagli altri di parecchi chilometri con uno dei cingolati dell’esercito per cercare un punto in cui poter mandare notizie alla base.

Alle 18.20 inoltre, mentre stavano iniziando il rientro, i tecnici sono stati riattivati dalla richiesta di alcuni abitanti di Arsita per portare soccorso ad un bambino in shock anafilattico. Dalla squadra principale si è dunque staccato un gruppo di tre tecnici del CNSAS con il tecnico sanitario, che assieme a due infermieri della Val d’Aosta si è recato a Collemesolo, frazione di Arsita per soccorrere il bambino in difficoltà.
Nell’arco delle prima dieci ore di attività è stato visitato anche un cardiopatico di 76 che non ha accolto l’invito ad allontanarsi dalla sua abitazione -è comunque stato rifornito di farmaci dopo la visita del sanitario del CNSAS. Questo gruppo e allo stesso modo quello che sta operando sempre nella zona di Arsita assieme alla Protezione Civile e ai forestali, hanno rifornito le persone di viveri, taniche di gasolio e benzina e le stalle di fieno. Hanno inoltre provveduto, laddove possibile, alla pulizia di aree problematiche dalla neve. IL gruppo che opera con la Protezione civile ha provveduto anche a sondare con sopralluoghi mirati il rischio di ulteriori valanghe incombenti sulla viabilità. Anche questa squadra è rientrata in serata.

LA VISITA DI PANONTIN

“Siamo venuti in Abruzzo a ringraziare ed incoraggiare tutto il personale del Friuli Venezia Giulia, dalla Protezione civile a Fvg Strade, dalla Forestale al Soccorso Alpino, che è impegnato a Montorio al Vomano per prestare soccorso alla popolazione, sgomberare la neve e consentire di raggiungere le borgate più isolate dove sono presenti persone in difficoltà”. È il messaggio lanciato dall’assessore regionale alla Protezione civile, Paolo Panontin, recatosi domenica nel paese di 8mila abitanti in provincia di Teramo alla testa di un mini-convoglio partito domenica mattina alle 6 dal centro operativo di Palmanova con l’obiettivo di trasferire nelle aree del Centro Italia quattro container contenenti beni di prima necessità quali indumenti invernali, giubbotti, pantaloni, scarponi, coperte e alcuni gruppi elettrogeni.

“La nostra Protezione civile ed i mezzi messi a disposizione da Fvg Strade – ha confermato Panontin – hanno già liberato diversi passi e rese raggiungibili località rimaste isolate. A questo proposito, il sindaco di Montorio, Giovanni Di Centa, e il presidente della Provincia, Domenico Di Sabatino, hanno voluto esprimere la loro gratitudine a tutta la comunità del Friuli Venezia Giulia per il contributo che sta dando al territorio locale”.  Volontari e tecnici giunti dall’estremo Nordest d’Italia, ha assicurato Panontin, rimarranno a prestare la propria opera in Abruzzo ancora per alcuni giorni, “anche perché – ha evidenziato – siamo in presenza di un rischio valanghe in costante aumento. Con la terza colonna di soccorso, infatti, abbiamo dislocato nelle aree più bisognose di interventi esperti della Forestale e 14 unità del Soccorso Alpino”.

“Fino ad oggi – ha quindi precisato Panontin – la nostra Protezione civile ha eseguito 67 interventi di sgombero neve e riapertura varchi di interconnessione stradale. Una grande opera – ha concluso – rispetto alla quale la presidente Serracchiani e l’intera Giunta regionale può e deve essere orgogliosa”.