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Il ritorno degli Alpini volontari a Gemona, 40 anni dopo

Inizia oggi a Gemona del Friuli la due giorni del Raduno degli Alpini che nel 1976 giunsero in Friuli da tutta Italia per soccorrere ed aiutare le popolazioni colpite dall’Orcolàt. Sono attese centinaia di penne nere che nel 1976 avviarono undici cantieri allora dislocati a Gemona, Magnano in Riviera, Attimis, Buja, Villa Santina, Majano, Moggio, Osoppo, Cavazzo Carnico, Pinzano e Vedronza.

Dal Museo Tiere Motus
Dal Museo Tiere Motus

La giornata di oggi, sabato 17 settembre, inizierà alle 9 oggi a palazzo Boton dove nella sala del consiglio comunale si svolgerà la riunione del consiglio direttivo nazionale Ana per una seduta straordinaria. Verso le 11.30, al termine dell’assemblea, l’incontro istituzionale con il sindaco Paolo Urbani, i presidenti locali Ana e la presidente della Regione Debora Serracchiani. Dopo il saluto, ci si sposterà alla caserma Goi-Pantanali per commemorare i 29 alpini deceduti in quella tragica notte del 1976.

Nel pomeriggio, ogni sezione si ritroverà con la comunità in cui era attivo il cantiere quarant’anni fa. Nel caso di Gemona, il punto di riferimento per gli ospiti sarà la struttura del borgo di Taviele.

Domani domenica 18 settembre tutte le sezioni presenti in questi giorni in Friuli si ritroveranno in piazza del Ferro: alle 9.30 è in programma l’ammassamento, l’alzabandiera e il conferimento della cittadinanza onoraria alla Brigata Alpina Julia, a seguire la messa e il corteo lungo le vie della città