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Ripartenza scuole in montagna, la Regione Fvg stanzia 1,4 milioni di euro

“È massimo lo sforzo della Regione per contrastare il calo demografico e lo spopolamento che continua a colpire le aree montane del Friuli Venezia Giulia. Un impegno a 360 gradi che abbraccia anche il mondo della scuola. Per l’Amministrazione regionale risulta infatti fondamentale tutelare il diritto all’istruzione e la continuità didattica, supportando gli istituti situati in contesti di particolare marginalità. Continuiamo a lavorare per rendere meno complicata la frequenza scolastica degli alunni che molto spesso sono costretti ad alzarsi molto presto e fare tanti chilometri per seguire le lezioni in pluriclassi che mettono insieme ragazze e ragazzi di diverse fasce di età”.

Questo il pensiero dell’assessore al Lavoro, formazione, istruzione, ricerca, università e famiglia Alessia Rosolen su un tema di particolare attualità in queste ore di avvio dell’anno scolastico 2022-2023.

In Friuli Venezia Giulia, secondo quanto segnalato anche dal Documento di economia e finanza regionale 2023, hanno perso popolazione 8 comuni su 10 ma il calo registrato negli ultimi 10 anni nei comuni di montagna è oltre otto volte superiore a quello registrato, in media, sull’intero territorio della Regione.

Pertanto, afferma l’assessore, alcune delle misure che sono state adottate servono proprio a migliorare le condizioni delle pluriclassi dei piccoli centri di montagna che, senza docenti e personale amministrativo, fanno sempre più fatica a restare in piedi.

Per incrementare la dotazione oraria del personale docente in alcuni istituti dove risulta cronica la carenza di insegnanti sono stati appena stanziati dalla Giunta 400mila euro che fanno parte del pacchetto scuola dotato complessivamente di oltre 3 milioni di euro. Un provvedimento pensato proprio per le pluriclassi dove la docenza risulta essere sempre particolarmente impegnativa.

In questi contesti è sempre più urgente puntare sulla qualità dei servizi offerti e della didattica attraverso metodologie innovative in grado di dare le migliori risposte a chi decide di rimanere, lavorare, mettere su famiglia lontano dai centri maggiormente abitati.

Secondo Rosolen, la valorizzazione dei servizi scolastici anche nelle zone montane rimane una priorità per questa Amministrazione. Il milione e 400mila euro inserito nel pacchetto scuola risponde a un’esigenza estremamente concreta: finanziare l’incremento della dotazione di personale amministrativo, tecnico e ausiliario (Ata) con precisi incentivi a favore delle aree maggiormente marginali del nostro territorio.

Con analoghi interventi finanziari la Regione sta cercando di arginare altre criticità: l’assenza di personale per l’assistenza tecnica per l’utilizzo della strumentazione informatica, per la digitalizzazione della didattica e dei processi amministrativi, per l’insegnamento di sostegno e per i progetti di recupero delle ore di lezione frontale perse a causa della pandemia.