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Richiedenti asilo, lettera al Governo dei sindaci di Tarvisio, Trieste e Gorizia

I sindaci di Trieste Roberto Di Piazza, di Gorizia Rodolfo Ziberna e di Tarvisio Renzo Zanette hanno sottoscritto una lettera, inviata al Presidente del Consiglio Conte ed ai Ministri degli Esteri Di Maio e degli Interni Lamorgese, sul tema degli arrivi dei richiedenti asilo in FVG attraverso la rotta balcanica, “un problema che rischia di diventare esplosivo”. L’obiettivo è che “il Governo faccia finalmente sentire la sua voce in Europa per scongiurare l’inizio di una nuova ondata migratoria”. Zanette aggiunge poi che si tratta di “un’azione importante per fare in modi che l’ex caserma Meloni non sia più destinata a programmi di accoglienza”.

Ecco il testo della lettera.

“Come Sindaci dei Comuni di Trieste, Gorizia e Tarvisio siamo a rappresentarVi una forte preoccupazione per una situazione -di cui riteniamo debbano occuparsi, da una parte le diplomazie europee e, per altri aspetti, il nostro governo nazionale – che rischia di diventare esplosiva in questo particolare periodo che ci vede ancora impegnati sul fronte epidemiologico e sulla cosiddetta Fase2.
Si tratta della ripresa di flussi migratori sulla rotta balcanica che, come già in passato, hanno come transito l’Italia e, necessariamente, le città sul confine orientale.
In questo periodo si stanno registrando decine di arrivi giornalieri a Gorizia, Trieste e Tarvisio di richiedenti asilo provenienti, presumibilmente, dai centri per rifugiati della Turchia.
Fra questi arrivi sta crescendo anche il numero dei minori stranieri non accompagnati, per l’accoglienza dei quali, i Comuni, grazie anche ai 6 milioni di Euro stanziati dalla Regione Friuli Venezia Giulia ad integrazione del non sufficiente contributo nazionale, hanno sempre svolto un ruolo fondamentale pur in presenza, spesso, di forti perplessità sulla reale età di molti di loro.
Oggi, però, a causa del Covid-19, la situazione sta diventando ingestibile ed è indispensabile un intervento urgente dello Stato che consenta di risolvere un problema che contiene anche aspetti sanitari.
Come prevede la normativa vigente, com’è noto, chiunque arrivi dall’estero, deve essere sottoposto a quarantena in una stanza isolata ma sia il Comune di Trieste, sia il Comune di Gorizia hanno esaurito gli spazi disponibili e non sono più in grado di ospitare nuovi minori stranieri già presenti in numero consistente, diverse centinaia fra Trieste e Gorizia.
A fronte di ciò chiediamo con la massima urgenza un intervento da parte dello Stato, competente in materia, affinché venga affrontato e risolto nell’immediato il problema degli spazi idonei ad ospitare le quarantene dei minori stranieri non accompagnati, come anche per i richiedenti asilo adulti, e, contestualmente, l’attivazione di un’azione diplomatica da parte del Governo per bloccare la ripresa dei flussi sulla rotta balcanica ma anche di attivare ulteriori controlli sui confini per respingere i nuovi arrivi.
Non riteniamo oggettivamente possibile che, di un problema internazionale e, in subordine, nazionale, debba farsi carico l’Ente Comune, peraltro già particolarmente sotto pressione in questo periodo in quanto istituzione di maggior prossimità verso i cittadini ed il territorio”.