Revelant: «Per l’Ospedale di Gemona ci sono risorse certe, non promesse»
«Al terzo ed al secondo piano, oltre alla messa in sicurezza dei locali alla normativa antincendio, alla sistemazione dei bagni che dispongono di porte larghe anche 60 cm, verranno realizzati gli impianti di climatizzazione oggi assenti e che per decenni ci sono stati disagi ai pazienti mai risolti – prosegue il primo cittadino -. Sono partiti inoltre anche i lavori legati alla completa sostituzione dei vetusti ascensori e alla risoluzione delle storiche infiltrazioni nelle coperture. Tutti progetti sviluppati negli ultimi 2 anni e che hanno seguito le fasi di approvazione del progetto preliminare definitivo ed esecutivo per un importo di oltre 4.500.000 di € di risorse regionali già stanziate e che da tanti anni non venivano investite nel nostro nosocomio, ai quali si aggiungeranno quelle previste dal PNRR per l’ulteriore miglioramento della struttura con ulteriori 10.000.000 di €. Non “promesse” ma risorse certe».
«Con l’auspicata prossima concretizzazione dell’acquisto e riqualificazione dell’ex sede dell’agenzia delle entrate in centro storico, pari a ulteriori 1.500.000 euro, oltre a potenziare di riflesso la presenza stabile di utenti e lavoratori nello stesso, si libereranno spazi da riconvertire ad uso sanitario nell’ospedale, spostando finalmente anche i medici di base dal terzo piano al piano terra, migliorando l’accessibilità agli stessi», continua Revelant, che poi aggiunge: «L’amministrazione comunale di Gemona e tutte quelle del territorio, in silenzio ma con determinazione hanno continuato a lavorare senza interruzione in questi anni incalzando l’azienda sanitaria per addivenire a soluzioni definitive e strutturali e non a tamponare temporaneamente le emergenze, e mi sento di ringraziare il direttore Caporale e l’ufficio tecnico di ASUFC per le molte attività programmate nel nostro nosocomio su proposta della Regione».
«A queste prime importanti risposte di “prospettiva” è necessario proseguire celermente con un pronto ritorno alla normalità, garantendo la presenza fissa della guardia medica, la riattivazione del punto di primo intervento e delle attività di chirurgia ambulatoriale complessa e di quelle già presenti nella struttura e sospese con l’arrivo della pandemia, il tutto supportato dal necessario adeguamento ed ammodernamento tecnologico delle dotazioni strumentali e diagnostiche – dice ancora il sindaco –. Inoltre, ci attendiamo anche l’attivazione dell’automedica, così come previsto dal progetto proposto dall’azienda sanitaria e condiviso dalla Regione, da tutti i sindaci del territorio che dal Tarcentino arrivano fino al Tarvisiano passando per il Gemonese, oltre che dai comitati. Impegni questi sempre confermati dal presidente Fedriga e del vicepresidente Riccardi, e supportati dall’assessore Zilli che finalmente garantiranno al nostro nosocomio una prospettiva di medio e lungo periodo persa da decenni, interrompendo un declino ed una mancanza di programmazione che ha trovato origine quasi 30 anni fa e mai invertita».
«In molti si sono dimenticati presto dei 2 anni di pandemia e della rivoluzione sanitaria subita – conclude Revelant -, ma noi tutti siamo consapevoli degli impegni assunti con i cittadini, impegni che confermiamo, intendiamo mantenere ed onorare».
(nella foto Revelant e Riccardi)