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Resi pubblici i risultati del campionamento microbiologico svolto sul Lago di Cavazzo

Si conclude la tappa di Goletta dei Laghi in Friuli Venezia Giulia, dove la campagna ambientalista, realizzata con CONOU (Consorzio nazionale per la gestione, raccolta e trattamento degli oli minerali usati) e Novamont, ha toccato per la prima volta le sponde di un lago friulano, quello di Cavazzo. Una regione scelta per arricchire il vasto database raccolto negli ultimi 13 anni sulla qualità delle acque, degli ecosistemi e dei territori lacustri con la raccolta di campioni dal bacino dei laghi e dai suoi immissari e emissari.

“La campagna si occupa da oltre dieci anni di individuare le principali criticità che minacciano i nostri laghi: gli scarichi non depurati e inquinanti, i rifiuti in acqua, la perdita di biodiversità, la cementificazione delle coste legale e illegale, la captazione delle acque, l’incuria e gli scempi ai danni dell’intero sistema territoriale lacustre – dichiara Simone Nuglio, responsabile della Goletta dei Laghi – e da tre anni abbiamo cominciato a monitorare le microplastiche, per aggiungere così un ulteriore tassello alla mappatura del fenomeno del lake litter, le micro-particelle di plastica disperse nelle acque dei nostri laghi”.

I tecnici del Cigno Verde sono stati impegnati la mattina di sabato 14 luglio nel monitoraggio delle microplastiche disperse nelle acque del lago. I campioni raccolti saranno analizzati presso i laboratori dell’ENEA secondo il protocollo d’intesa tra Legambiente e l’agenzia. Nella mattinata, a seguire durante la conferenza stampa, sono stai resi noti i risultati dei campionamenti del monitoraggio microbiologico, presso la sede della Nautilago, effettuato sul lago di Cavazzo nei giorni precedenti all’arrivo della Goletta. Dei tre campioni analizzati dal Laboratorio GAIA in provincia di Udine alla ricerca di possibili inquinamento microbiologico, sono tutti risultati assolutamente entro i limiti.

Sono intervenuti Sandro Cargnelutti, presidente Legambiente FVG, Simone Nuglio, responsabile Goletta dei Laghi, Stefania Di Vito, resp. Scientifica Goletta dei Laghi, Franceschino Barazzutti, rappresentante dei comitati Salvalago, Claudia Orlandi – dirigente dell’ARPA FVG, Luca Gasperini – ISMAR CNR di Bologna e rappresentanti di Enti e Istituzioni locali.

La conferenza stampa è stata anche l’occasione per presentare la Carta del Lago, documento per il ripristino e lo sviluppo sostenibile del bacino,redatto e sottoscritto da Legambiente e dai comitati Salvalago associazioni locali che da anni seguono le vicende del territorio.

“Come rete di associazioni locali abbiamo previsto con la Carta del Lago un progetto integrato per ripristinare la naturalità del lago – dichiara Sandro Cargnelutti, presidente di Legambiente Friuli-Venezia Giulia – per questo è necessario che la la Regione e gli Enti Locali interessati attuino la Legge regionale che prevede il bando di un concorso per convogliare le acque di scarico della centrale di Ospedaletto direttamente all’emissario del lago”.“Per affrontare i cambiamenti climatici già in atto – conclude il presidente di Legambiente Friuli Venezia Giulia – servirà anche sviluppare un’agricoltura meno idroesigente e lavorare per un risparmio delle acque, in un quadro di autoproduzione di energia da fonti rinnovabili.”