CronacaFVG

Recuperati i quattro escursionisti bloccati sul Monte Cavallo

Si sono concluse con successo le operazioni di recupero dei quattro escursionisti che hanno richiesto aiuto scendendo lungo la cresta del Cimon del Cavallo intorno alle 17.30 del 5 gennaio.
L’elicottero militare UH90 del 5° Reggimento AVES “Rigel” di Casarsa della Delizia è riuscito, con tre rotazioni e con l’aiuto dei tecnici del Soccorso Alpino presenti a bordo e calati sulla cresta con il verricello, a portare in salvo tutti, in primis un giovane di Aviano che presentava sintomi di congelamento agli arti e leggera ipotermia, condizioni confermate dopo la visita del medico del Soccorso Alpino presso l’ambulanza del 118 al campo base, che lo ha condotto poi all’ospedale di Pordenone per ulteriori controlli.
La dinamica dei fatti è stata la seguente: il ragazzo era inizialmente in compagnia di altri due amici che durante la salita hanno deciso di ritornare indietro, mentre lui ha voluto proseguire da solo verso la cima. Il ragazzo, seppur attrezzato con ramponi, si è trovato in difficoltà e ad accorgersene sono stati altri tre escursionisti, tutti pordenonesi, che per un tratto hanno deciso di stargli vicino durante la discesa finché hanno capito che, visto l’approssimarsi del tramonto e il terreno non banale, era il caso di chiedere ulteriore aiuto. 
Grazie agli accordi che ci sono tra il Soccorso Alpino e l’Esercito si è provveduto a richiedere l’intervento dell’elicottero abilitato al volo notturno: “Tramite il COA, Comando Operazione Aeree di Poggio Renatico – così la nota ufficiale dell’Esercito – è stato richiesto il concorso dell’Esercito che è prontamente intervenuto con l’elicottero UH90 del 5° Reggimento AVES “Rigel” di Casarsa della Delizia. L’equipaggio dell’Aviazione dell’Esercito n prontezza 7 giorni su 7 H24 ha operato sfruttando i sistemi di visione notturna dell’elicottero consentendo ai tecnici di elisoccorso del Soccorso Alpino e Speleologico di recuperare sei escursionisti isolati tramite il verricello dell’aereomobile e di trasportarli al vicino campo base”.
Gli escursionisti recuperati sono stati in tutto sei perché  i due compagni del ragazzo in difficoltà hanno deciso di unirsi ai soccorritori del Soccorso Alpino e Speleologico – in totale quattordici uomini delle stazioni di Maniago e Pordenone del Soccorso Alpino e Speleologico FVG – che in gruppi di tre squadre inclusi alcuni Vigili del Fuoco, si sono recati a piedi fino alla quota di 2000 metri circa per dare supporto alle operazioni di salvataggio.
Le operazioni si sono concluse positivamente con il rientro di tutti alla base poco dopo la mezzanotte.
Sul posto l’ambulanza del 118 e i Carabinieri.