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Per Marsilio si deve consentire l’utilizzo delle ceneri da biomassa legnosa per l’agricoltura

«È assurdo che si permetta l’utilizzo di concimi chimici e si mettano all’indice alcuni di quelli naturali. È necessaria una revisione della norma che vieta una pratica che ha basi scientifiche come quella dell’utilizzo della cenere derivante dalla combustione del materiale legnoso come ammendante agricolo».
Lo afferma il consigliere regionale Enzo Marsilio (Pd) che attraverso una lettera inviata ai parlamentari eletti in Fvg e agli assessori alle Risorse agricole e all’Ambiente, chiede di mettere mano alle norme che disciplinano i fertilizzanti, classificando le ceneri derivanti da combustione di legno vergine come ammendante agricolo e non come rifiuto, con la relativa attività di controllo.
«A oggi – ricorda Marsilio – l’utilizzo di questo tipo di materiale è illecito in quanto la cenere è considerata rifiuto speciale non pericoloso, rappresentando quindi un costo importante per lo smaltimento delle ceneri derivanti dalle centrali a biomassa legnosa del territorio, in particolare montano, oltre che uno spreco per la funzione non svolta e che necessariamente viene effettuata tramite diverse sostanze».
Secondo Marsilio «è necessario approfondire questa tematica per offrire una doppia opportunità: un’agevolazione nei confronti dei gestori delle centrali a biomassa e quindi un possibile ulteriore sviluppo del settore; un sostegno al settore agricolo che troverebbe spesso nel proprio territorio il materiale necessario alla fertilizzazione dei terreni. Questo vale soprattutto per le piccole centrali locali che spesso si riforniscono proprio della biomassa locale, potendo quindi certificare la provenienza della materia prima».